BRINDISI – Si sono dati appuntamento, prima, al centro trasfusionale dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi per donare il sangue e, poi, nella sala conferenze “Brigadiere Zizzi” della Questura per esporre il malessere che da mesi denunciano per le condizioni in cui sono costretti a operare. Il grido di battaglia degli agenti aderenti alla Consulta Sicurezza, composta dalle sigle sindacali Sap, Sappe, Sapaf e Conapo, per l’odierna giornata, è stato “Ci tolgono il sangue, meglio donarlo” e ha fatto da sfondo all’iniziativa di protesta per i tagli che il Ministero dell’Interno, presieduto da Angelino Alfano, sta operando nel comparto sicurezza. Circa 30 agenti, alcuni dei quali in divisa, si sono presentati presso i locali del centro trasfusionale del Perrino per donare il sangue nell’ambito dell’iniziativa, con la soddisfazione del dottor Francesco Cucci, primario dell’unità operativa, prima di prendere parte all’assemblea sindacale, effettuata durante una sospensione del servizio programmata tra le 11 e le 14.
Tanti sono stati i temi affrontati nella discussione presieduta da Francesco Pulli, segretario nazionale del Sap, e da Domenico Pezzuto, segretario provinciale della stessa organizzazione sindacale, tra cui la proposta di unificazione delle 9 forze di polizia esistenti sul territorio, contando anche i vigili del fuoco e la guardia costiera. «Se si accorpassero le 9 forze di polizia – spiega Pezzuto – si riuscirebbe a risparmiare almeno il 70% delle risorse che potrebbero essere dislocate per il potenziamento di alcuni comparti che, invece, al momento sono indeboliti o in procinto di un significativo ridimensionamento». I soldi che verrebbero dal provvedimento, inoltre, potrebbero essere utilizzati per rinnovare il contratto di lavoro fermo da 5 anni, per superare il blocco del tetto retributivo e quello dell’avanzamento di grado che, secondo i poliziotti, stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto anche da un punto di vista economico.
L’onda lunga della protesta dei poliziotti non parte dall’iniziativa di oggi: già nel febbraio scorso i sindacati della Consulta Sicurezza avevano messo in piedi alcune manifestazioni, riprese il 30 luglio scorso col viaggio di un camper che, partito da Lecce, ha portato in giro lo slogan “+sicurezza-sprechi=-tasse”. «Tra le nostre iniziative – prosegue Pezzuto – c’è anche una petizione online che promuove l’unificazione delle forze di polizia che è possibile firmare sul sito www.poliziaunita.it. Ma i problemi, ovviamente, non si fermano a questo: qui, a Brindisi, abbiamo a nostra disposizione mezzi con 250mila chilometri; il personale che va in pensione non viene reintegrato a dovere, alzando di molto l’età media degli agenti in servizio e riducendone, contestualmente, il numero; alcuni reparti importantissimi, come la polizia postale e quella ferroviaria sono oggetto di un ridimensionamento, prestando il fianco a crimini sempre più diffusi. Basti pensare che i crimini di natura informatica sono in continuo aumento, che nella stazione di Brindisi, ad esempio, transitano una quantità significativa di merci pericolose e che, dalle 20 alle 8 non ci sono poliziotti a presidiare quello che è uno dei nodi maggiormente esposti dal punto di vista della sicurezza».
BrindisiOggi
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