BRINDISI- (da Il7 Magazine) Pronto soccorso dell’ospedale Perrino al collasso, oltre 12 ore di attesa, super affollato a qualsiasi ora del giorno e della notte, mancanza di infermieri e medici. A volte non sono sufficienti neanche le barelle per far stendere gli ammalati. In tilt anche alcuni reparti con la mancanza di posti letti. Dure critiche arrivano al sistema sanitario brindisino che in questi mesi sta attuando il piano di riordino ospedaliero varato dalla Regione Puglia. Intanto sono in corso i lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale di Brindisi. La direzione amministrativa e sanitaria è sotto accusa in particolar modo dalle organizzazioni sindacali ma anche dalla politica, in vista anche dei futuri appuntamenti elettorali. Alla guida dell’Asl di Brindisi dal 2015 c’è Giuseppe Pasqualone, la sua direzione passerà alla storia per il pugno duro adottato contro i medici accusati di assenteismo, ma anche per aver gestito la difficile fase post arresti a seguito della maxi inchiesta sul giro di tangenti nell’azienda sanitaria brindisina in cambio dell’affidamento di appalti. A lui oggi il compito di attuare il nuovo piano ospedaliero che nella provincia di Brindisi ha visto la chiusura con la riconversione (ancora non operativa), di tre ospedali: Mesagne, San Pietro Vernotico e Fasano. A marzo scadrà il mandato di Pasqualone, ma non è esclusa una sua riconferma.
Le cronache quotidiane raccontano di una situazione drammatica al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino. Come si giustifica la direzione generale e cosa intende fare?
“I disagi provengono da questioni organizzative interne e indubbiamente dalla carenza di personale, oltre al fatto che quest’anno l’epidemia influenzale è stata più forte. Per questo ho chiesto al direttore del Perrino Antonino Laspada e al responsabile del 118 di redigere un progetto sperimentale da inviare alla Regione per risolvere il problema del Pronto Soccorso. In linea di massima si tratta dell’impiego dei medici del 118 per la gestione dei codici verdi così da liberare gli altri specialisti per i codici più gravi. Inoltre provvederemo all’assunzione di 12 nuovi infermieri e 5 nuovi medici. Anche se i medici per il Pronto soccorso sono irreperibile, si ha difficoltà a trovarli in tutta la Puglia”.
“E’ solo una questione di organico quindi?”
“Non solo, come le dicevo anche organizzativo. Ma stiamo intervenendo anche sugli spazi. A breve partiranno interventi strutturali per allargare gli ambienti. Sarà ampliata la sala d’attesa, ci saranno nuove stanze, maggiore privacy all’arrivo dei pazienti. E stiamo spostando anche il posto fisso di polizia. Inoltre a Francavilla Fontana stiamo per aprire l’osservazione breve”.
Quest’anno le criticità al Pronto soccorso sono maggiori rispetto agli altri anni, non ritiene che siano una conseguenza del piano di riordino e quindi della chiusura di Mesagne e San Pietro Vernotico?
“Il nuovo piano di riordino non c’entra nulla con i problemi reali e atavici del pronto soccorso di Brindisi. Non comprendo infatti coloro, come i sindacati, che pur conoscendo bene la situazione collegano il tutto al piano di riordino. San Pietro Vernotico da anni non aveva più reparti e la gente veniva mandata al Pronto soccorso del Perrino, al Melli sono comunque ancora aperte le lungodegenza. Mentre Pneumologia e Psichiatria sono state spostate al Perrino. Penumologia sarà attivata entro fine mese, e per Psichiatria si sta procedendo all’aumento di 5 posti letto”.
Tra i problemi segnalati dalle organizzazioni sindacali che hanno definito il servizio sanitario di Brindisi da terzo mondo c’è quello dell’extralocazione dei pazienti: i pazienti vengono ricoverati in reparti che non nulla hanno a che fare con le loro patologie. Come intende risolvere?
“Per risolvere questo problema stiamo cercando di mettere insieme due reparti Geriatria e Medicina, sotto la guida di un unico primario. In Medicina stiamo aprendo altri 15 posti letto perché sono questi i reparti maggiormente presi in considerazione”.
In tutto il Perrino c’è un problema di mancanza di posti letto sono previsti degli interventi?
“E’ in corso una ristrutturazione di una parte dell’edificio e stiamo recuperando l’ultimo piano che prima era completamente chiuso. Vogliamo allestire delle nuove stanze funzionanti. Inoltre è in corso una grossa gara per l’acquisto di attrezzatura di ultima generazione per la Gastroenterologia dove opererà uno dei migliori specialisti”.
Due mesi fa avete tagliato il nastro a Mesagne per l’ospedale di comunità, ma al momento è tutto chiuso.
“A Mesagne è tutto pronto stiamo solo aspettando le procedure di accreditamento. In poche parole attendiamo il sopralluogo del personale del dipartimento di Prevenzione di un’altra Asl che dia parere sull’apertura. Ma è solo questione di poco. In quella struttura è riaperto comunque il servizio di Radiologia e stiamo aspettando anche l’accreditamento per il funzionamento della Tac, quella diventata famosa dopo il servizio di Striscia la notizia. Era stata comprata e lasciata imballata per anni in una stanza”.
Avete chiuso l’ospedale di Fasano per trasformare anche questo in ospedale di comunità. A che punto sono i lavori?
“L’ospedale di comunità di Fasano ha ottenuto già la relazione positiva alla sua apertura. La prossima settimana ci sarà il primo ricovero”.
Con l’ospedale Perrino al collasso disagi ci sono anche per l’ospedale di Francavilla Fontana dove non sono stati attivati ancora i posti letti in alcuni reparti come prevede il piano. Molti 118 sono dirottati al Camberlingo. E’ un effetto domino che pesa sui servizi?
“Per Francavilla Fontana abbiamo bandito il concorso per l’Oncologia e la Psichiatria. Stiamo aprendo l’Utic e stiamo rimodernando Cardiologia mentre a breve sarà pronto il nuovo reparto di Pediatria”.
Il piano di riordino ospedaliero prevede l’attivazione di 30 nuovi posti letto anche per Ostuni. Che tempi sono previsti?
“Ad Ostuni stiamo per attivare la lungodegenza, è stato già fatto il sopralluogo dai tecnici per la relazione di accreditamento. A breve apriremo il nuovo Pronto soccorso e saranno pronti 10 posti letto per Pneumologia”.
Alla luce di tutto questo ritiene strumentale gli attacchi alla sanità brindisina?
“Su alcune questioni i problemi sono reali e stiamo intervenendo, ma su altro ritengo si stia creando inutilmente un clima molto caldo che penalizza anche medici e infermieri oltre a tutto il personale sanitario. Non capisco perché tutti coloro che oggi attaccano non siano mai intervenuti prima. Questi sono stati anni difficili: abbiamo dovuto rifare l’area tecnica dopo i fatti di cronaca, sbloccare gli appalti che erano finiti nell’inchiesta giudiziaria, lavori che bisognava fare tra Brindisi e Francavilla Fontana”.
Il sindacato degli infermieri ha presentato un esposto in Procura in merito alla situazione di disagio in cui versa l’ospedale Perrino. Come si difende?
“Si tratta di un esposto falso. Ho una relazione dei medici che hanno sconfessato tutto”.
Ritiene che questo è un periodo transitorio?
“Sono molto ottimista. Il 2018 sarà l’anno delle aperture e delle inaugurazioni”.
Lucia Portolano
(per il7 Magazine)
Buongiorno le chiederei l’istituzione di Ambulatorio di Diabetologia presso il DISTRETTO DI SAN Pietro Vernotico , in quanto le liste di attesa per visita Diabetologia sono a novembre 2019. Cordiali Saluti Luciano Ruggeri
Buongiorno, Dott. Pasqualone le chiederei di attivare al piu’ presto Ambulatorio di Diabetologia presso il Distretto di San Pietro Vernotico in quanto esistono liste di attese fino a ottobre 2019, e il territorio e’ carente di Ambulatorio di Diabetologia.Saluti Leonardo
Riapertura degli ospedali ormai chiusi da anni e inserimento di personale altamente specializzato qualificato ecc. In modo tale da rendere la situazione facile a tutti. Poverini gli infermieri
Penso che ad un malato interessano principalmente due cose:l’efficienza degli addetti alla sanità e non essere “dirottati” negli ospedali situati in provincia di Lecce o di Bari(salvo una maggiore vicinanza di residenza),”dirottamenti” che comportano un aggravamento fisico,morale e pecuniario alla famiglia del malato.L’efficienza degli addetti alla sanità,l’efficienza dei reparti e la capienza strutturale dell’ospedale Perrino è di chi guida in quel momento l’ASL di Brindisi e dei suoi collaboratori.Prevedere i problemi,pensare ieri quello di cui potrei aver bisogno dopodomani,significa coprire l’oggi e il domani,si chiama programmazione,pianificazione.E’ il 14 marzo 2017 quando la regione Pugglia approva il riordino ospedaliero della Puglia,ma è dal 2016(per non parlare degli anni 2000 con l’allora governatore della Puglia Raffaele Fitto),che si parla del riordino ospedaliero della Puglia.L’ospedale Perrino era già sottodimensionato,numero di letti/numero di abitanti,e i tagli operati nei tre ospedali della provincia dovevano naturalmente provocare il collasso.Rimarco il concetto di programmazione:una struttura che assolve una funzione va sostituita dopo che la nuova struttura è stata collaudata.Nascondere poi,parzialmente,i problemi dietro alla “epidemia influenzale” di quest’anno,mi fa sorridere;mi domando:e se fosse stata una pandemia influenzale,che interessa contemporaneamente più aree geografiche cosa avremmo detto,che siamo stati sfortunati?Concludo:”spending review”,revisione della spesa pubblica,non significa tagliare i servizi ai cittadini,ma mettere fine agli sprechi,alla corruzione, per fornire di conseguenza maggiori e migliori servizi.
Chiedo al sig. Pasqualo e se lui si ricovererebbe presso il Perrino se dovesse sentirsi male.