Il programma di Marino: nove idee per una nuova Brindisi, “Se non sarà così toglietemi da quella sedia”

BRINDISI-Tre progetti  chiave e nove idee per realizzarli. Il candidato sindaco del centrosinistra Nando Marino presenta il suo programma elettorale. Lo ha fatto questa mattina nel suo comitato di corso Garibaldi alla presenza delle forze politiche che lo sostengono e ai simpatizzanti. Non è entrato nel merito degli argomenti ma ne ha tracciato le linee.

Contrastare le emergenze, sostenere lo sviluppo e investire nel futuro, questi i progetti chiave. Il primo punto prevede il recupero della partecipazione popolare, il secondo politiche di contrasto all’emergenza ambientale con una mappa del rischio ambientale e la decarbonizzazione della centrale Enel, poi politiche di contrasto alle nuove povertà. Come ultimo punto lancia l’idea della costituzione della Fondazione Brindisi 2050 per la valorizzazione delle risorse e della capacità delle comunità per farsi direttamente carico dei problemi sostenendo progettualità delle organizzazioni non-profit.

“Basta con l’uomo solo al comando- dice Marino- il Comune diventa la casa di tutti. Da questo momento inizia la democrazia partecipata. In questi giorni ho visto gente casa, senza un lavoro, donne malate di tumore a 37 anni con il tetto di amianto sulla loro testa. Non vi dico che cambierò Brindisi in 100 giorni ma se non dovessi fare quello che ho detto allora toglietemi da quella sedia.”

Tra il pubblico l’ex vice sindaco Pino Marchionna, rappresentanti della famiglia Barretta e il giocatore, oggi imprenditore Antonio Benarrivo, presente con Marino in diverse manifestazioni.

 Una conferenza stampa con una sola domanda. A Marino gli viene chiesto dei rapporti con Enel e cosa pensa della Tap: “Per il gasdotto- dice- ormai è deciso su Melendugno. Per Enel si occuperà l’assessore all’Ambiente, bisogna essere chiari chiederemo la decarbonizzazione ma non possiamo permetterci che possa diminuire come insediamento industriale.”

Clicca qui per leggere il programma: mobilemail-4 (1)

BrindisiOggi

 

8 Commenti

  1. Bisogna avere un comitato di cittadini che ogni settimana, dovevano avere un incontro con tutti i nostri amati politici, qualora Nn si presenterebbe uno di loro immediatamente dimissioni. Sarebbe bello averlo vediamo se accettino .

  2. Ha ragione WALLYSGO, per toglierla deve prima sedersi…e poi per Brindisi occorrono persone che stanno in piedi non sedute…. io toglierei tutte le poltrone….

  3. Sig. Marino, il filo diretto tra i vari responsabili del Comune e la cittadinanza deve essere un’altra priorità del suo governo.Il cittadino deve sapere con chiarezza a chi rivolgersi per segnalare carenze, guasti, inefficienze ed emergenze di vario genere.
    Se la sua squadra politica che metterà in campo sarà animata solamente dallo spirito di servizio, senza cedere a lusinghe , ricatti e compromessi, io sarò il primo a votarLa e sostenerLa .

    A noi devono interessare persone oneste, capaci e disponibili al feedback suggerito dai cittadini .

  4. Egregio Sig. Marino,
    la priorità del Suo programma dovrebbe essere la riqualificazione materiale, sociale ed ecologica del quartiere Sant’Elia, seguita dalla lotta alla criminalità organizzata.Solo così Lei diventerebbe credibile agli occhi dei tantissimi brindisini che non sanno più che farsene delle solite promesse elettorali.

    Mi auguro che si convinca per il bene della città.

  5. Idee, buoni propositi, definirlo un “progetto”, sulla base di queste dichiarazioni, è forse eccessivo. Il tempo per elaborare un vero progetto c’è; che il candidato sindaco Marino lo utilizzi e lo presenti all’elettorato,andando oltre il suggestivo slogan di apertura della sua campagna elettorale: ” Far diventare Brindisi una meta, non solo un approdo”.

    • Quello che mi inquieta, caro Antonelli, è la parola “META”: meta per chi? Da dove ? A Via Provinciale S.Vito abbiamo già un piccolo ma significativo esempio di cosa si intende per “meta” brindisina.E nella zona industriale ci sono tanti, troppi capannoni vuoti……e tante onlus e associazioni di volontariato che stanno aspettando, sfregandosi famelicamente le mani…..

  6. Il programma sembra bellissimo, quasi fantascientifico. In effetti lo è. In buona fede, ma lo è. Le idee sono ottime, ma la quota dove vola l’aereo della fantasia è altissima, ultrastratosferica. A fianco di una logorroica trattazione di non so quale argomento ( una discesa di quota su problemi più pratici sarebbe auspicabile), si profetizza una Brindisi fatta di tanti piccoli Steve Jobs e Bill Gates che, nei loro rispettivi garages e sottoscala, mettono a punto una rete ultraefficace (smart) di microlaboratori ad altissima tecnologia ( ma dove cazzarola sta la altissima tecnologia a Brindisi?). Una specie di Metropolis futuristica dove tutti lavorano, tutti sono inseriti in un network scoppiettante di idee , di laboriose ed indefesse formiche che lo stesso Fritz Lang avrebbe difficoltà a portare sullo schermo. E chi dovrebbe realizzare tutto questo? Il comune? Le politiche comunali? Le facciacce sinistre (in senso estetico) della politica locale che da 30 e passa anni infestano la nostra città? Forse un intervento soprannaturale…si, la mano del Divino, solo Lui…..non so voi, ma io sto già iniziando a pregare…..

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*