BRINDISI – “La nostra vuol essere una politica diversa da quella del Califfato di Matarrelli, un guazzabuglio di partiti e movimenti.” Così si presenta ProgettiAmo Mesagne alla città, in una conferenza stampa in cui presentare il proprio candidato sindaco.
È quello di Antonio Calabrese il nome espresso della federazione civica “ProgettiAmo Mesagne”. Dipendente del Ministero della Difesa, 47 anni, marito e padre di tre figli. Su di lui si sono concentrate le indicazioni del movimento.
“La prossima amministrazione dovrà essere formata da una squadra dinamica, votata al sacrificio, armata di tanta passione, capace di gestire con prontezza ed efficacia diverse situazioni. Le nostre linee programmatiche rappresentano il punto di partenza di un progetto più articolato che ProgettiAmo Mesagne ha già stilato ma che dovrà essere presentato, alla città, attraverso degli incontri con tutti i vari attori sociali ed economici. – dichiara Calabrese – Parleremo di ammodernamento della macchina amministrativa, di percorso di legalità e affari istituzionali, di economia e finanza, di servizi sociali, di ambiente, territorio e salute pubblica, di urbanistica, di pubblica istruzione, di cultura e turismo, di sport, tempo libero e politiche giovanili e di terza età.”
“Oggi inizia la nostra campagna elettorale – dichiara il neo segretario di ProgettiAmo Mesagne, Raffaele Depunzio – Il nostro gruppo nei mesi si è rafforzata in numero ed adesioni. La bellezza della nostra federazione civica, che è anche politica, è la “democrazia orizzontale”: ogni volta ci incontriamo e decidiamo insieme cosa fare. Al nostro interno ci sono diverse correnti: Nuova Italia Popolare, Nuovo Psi, CaraMia Mesagne. Al nostro interno ci sono forze dalla destra alle aree più liberali. Vogliamo interpretare le esigenze della città.”
Sull’avvicinamento al Pd Depunzio entra nel dettaglio. “A chi ci chiede come mai ci siamo seduti al tavolo con il Partito Democratico, diciamo che siamo stati contattati da una parte di loro, quella più giovane probabilmente quella che non riesce ad emergere. Abbiamo parlato di tutto, chiedendo discontinuità ma per loro era rappresentata dalla mancata candidatura di Scoditti. Per noi il rinnovamento doveva essere interno e esterno, ma il Pd ha deliberato tra Francesco Mingolla (poi candidato prescelto) e Fernando Orsini, nomi chiave della nomenclatura. Così, abbiamo rinunciato a qualsiasi tipo di alleanza. Vogliamo un progetto per la città con volti nuovi, per superare le pratiche che hanno inquinato Mesagne da un punto di vista politico. Noi puntiamo a giocarcela con il Califfato dell’on. Matarrelli, data la frammentazione de quadro politico.” Sull’Ammiraglio Guarini, Depunzio spiega: “Sono persone che si sono fatte notare per la loro assenza e non accettiamo imposizioni da alcuno.”
Agnese Poci
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