BRINDISI- Martedì 21 Maggio 2019 inizia un altro processo per Bobo Aprile, sindacalista dei Cobas Brindisi. Una giornata intensa per il Cobas il 21 Maggio che nella stessa giornata sarà ad Ostuni alle 13,30 a protestare contro Salvini ed il suo decreto sicurezza.
“Una nuovo decreto che non viene accettato per i suoi contenuti anticostituzionali dal premier Conte e considerato in contrasto con i principi e leggi internazionali dalle Nazioni Unite- dice il sindacato- Un decreto sicurezza che limita fortemente le libertà costituzionali e mette ancora di più il bavaglio agli oppositori ; tutti quelli che protestano vengono amorevolmente definiti da Salvini…..zecche dei centri sociali , lui che non sopporta nemmeno uno striscione come “Restiamo Umani”.
Bobo Aprile secondo quanto scrive il Tribunale di Brindisi risponde dell’articolo 337 c.p. , pena prevista da 6 mesi a 5 anni , per aver usato violenza nei confronti dell’Assistente capo Settembrini Francesco , in servizio presso la Questura di Brindisi, per opporsi nei suoi confronti , mentre compiva un atto d’ufficio , in particolare , lo spingeva energicamente allo scopo di forzare di forzare il blocco disposto per impedire l’accesso alla sala riunioni della Prefettura di Brindisi , ove si stava tenendo un incontro.
“Gli avvenimenti di quel giorno ,9 Aprile 2018 , nascono esclusivamente dall’arroganza di Cgil, Cisl , Uil – aggiunge il sindacato- Questi avevano chiesto una riunione separata dal Cobas solo qualche ora prima della riunione in Prefettura con la task force regionale sull’occupazione che aveva come tema la vertenza della Santa Teresa .Gli incontri con la task force a Bari o in Prefettura a Brindisi da sempre erano stati realizzati alla presenza di tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda .La maggioranza dei lavoratori della Santa Teresa quel giorno erano con il Cobas e protestarono vivacemente contro quella decisione.A Cgil-Cisl-Uil diciamo solo che la loro arroganza è sempre più ben compresa ogni giorno dai lavoratori che in misura sempre più numerosa li abbandonano e aderiscono ai sindacati di base.Parlano di volere una nuova legge sulla rappresentanza che se realizzata li svuoterebbe di iscritti in 24 ore e molti di loro si troverebbero in mezzo ad una strada ad incrociare i pollici”.
BrindisiOggi
Commenta per primo