BRINDISI- Un’altra settimana di tempo. E poi il giudice deciderà quali costituzioni di parte civile ammettere nel processo sulla dispersione delle polveri di carbone dell’Enel nel quale sono imputate 15 persone: 13 dirigenti della centrale Federico II, e due imprenditori. Il giudice monocratico Francesco Cacucci sentite oggi tutte le singole posizioni dei legali di tutte le parti si è riservato di decidere, ed ha fissato la prossima udienza lunedì prossimo, 14 gennaio alle 11.Nessuno degli imputati era presente in aula. Tutti devono rispondere di getto pericoloso di cose, danneggiamento delle colture e insudiciamento delle abitazioni
Sono oltre 70 tra associazioni ed enti che hanno presentato richiesta di ammissione come parte civile, tra questi il Comune di Brindisi (avv. Daniela Faggiano), quello di San Pietro Vernotico (avv.Guido Massari), Torchiarolo (avv.Dario Lolli) e Trepuzzi (avv. Stefano Palmisano), con loro la Provincia di Brindisi (avv. Rosario Almiento).
Il pubblico ministero Giuseppe De Nozza ha sollevato dei dubbi sulla legittimità della costituzione del Comune in quanto chiedeva il risarcimento sulla base del “danno ambientale”, danno che può essere preteso esclusivamente dal Ministero dell’Ambiente. Mentre lo stesso pm ha dichiarato legittima la richiesta di ammissione della Provincia che ha basato il risarcimento sulla diminuzione del patrimonio avvenuta a causa del reato contestato agli imputati, evidenziando un danno d’immagine, mancate opportunità per il turismo, ma anche dei soldi spesi dal settore ambiente per gli studi fatti sui danni provocati dal carbone.
Nello stesso tempo l’avvocato della Provincia, Rosario Almiento ha depositato la richiesta di citazione dell’Enel S.p.a. come responsabile civile relativa ai fatti contestati ai dirigenti della centrale. Anche su questo il giudice si è riservato di decidere.
Gli avvocati della difesa hanno invece chiesto l’esclusione di tutte le parti civili, comprese Greenpeace, Italia nostra, Wwf, Legambiente, Medicina Democratica , Salute pubblica, Federutenti e No al carbone. In merito alla costituzione del Comune i legali hanno anche tirato fuori la delibera di giunta del 2010 firmata dall’esecutivo Mennitti nella quale il Comune rinuncia a qualsiasi richiesta risarcitoria nei confronti dell’Enel.
Per tutto questo il giudice deciderà tra sette giorni.
Lucia Portolano
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