Truffa all’Asl, l’azienda sanitaria non si costituisce nel processo al sindaco-medico

BRINDISI- Nonostante sia accusato di truffa all’Asl, l’azienda sanitaria locale non si costituisce parte civile. Primo colpo di scena nella prima udienza del processo all’ex sindaco di Francavilla Fontana, Vincenzo Della Corte.  L’ex primo cittadino, primario anenstesista del Camberlingo, era stato arrestato ai domiciliari a marzo scorso insieme a suo fratello Luciano, su disposizione dal gip Maurizio Saso su richiesta del pm Valeria Farina Valaori a seguito di una indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Brindisi,  scattata dopo un servizio andato in onda su Striscia la notizia.

Nel servizio  il sindaco medico veniva ripreso mentre sostituiva  in ambulatorio il fratello (Luciano),  medico di base convenzionato con  l’ASL di Brindisi. Questo per permettere a Luciano Della Corte di svolgere  la sua  professione privata di odontoiatra, percependo così indebitamente lo stipendio. Nelle oltre settemila ricette mediche controllate dalle fiamme gialle ne sono emerse 3200 falsificate, dove Vincenzo Della Corte avrebbe firmato al posto del fratello apponendo il timbro della Asl.

Luciano Della Corte ha scelto di patteggiare, mentre l’ex sindaco, difeso dagli avvocati Antonio Andrisano e Francesca Conte ,  ha deciso di andare sino in fondo.

“Non è giusto” ha detto Della Corte questa mattina dinnanzi all’aula Borsellino del tribunale di Brindisi “non è giusto chiudere questa pagina della mia vita in un tribunale con questa accusa, dopo tanti anni dedicati alla mia  città ed ai miei cittadini”.

Lo sfogo dell’ex primo cittadino di Francavilla prosegue : “ Sono rammaricato mi sono sempre considerato prima un medico e poi un amministratore. Anche una settimana fa quando la mia azienda, la Asl, mi ha chiamato e mi ha chiesto aiuto io non mi sono sottratto. Ora sono anche primario ad interim dell’ospedale di Fasano e Ostuni. Incarichi che ho accettato subito senza pensarci due volte anche se so che non sono retribuiti”.

Vincenzo Della Corte nonostante l’amaro in bocca per la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto, continua però a dire che è fiducioso nella giustizia e che proprio per questo non ha voluto patteggiare. “Patteggiare – dice- sarebbe stata una ammissione di colpa ed io non mi sento colpevole”.

Oggi intanto il sindaco- medico incassa il primo punto a suo favore con la rinuncia da parte della Asl a costituirsi parte civile.

Prossima udienza 25 febbraio 2014, in aula saranno ascoltati i testimoni convocati dall’accusa.

Lucia Pezzuto

3 Commenti

  1. stipendio da sindaco,stipendio da primario,meico di base in nero mentre l’altro operava come dentista.Per loro tutto regolare innocente,che vergogna questo e il paese che agevola truffatori, e chi è già agevolato in società

  2. Ma io mi chiedo ci sono testimonianze di ogni genere,ma poi come si fa a fare il sindaco il primario,in più il medico di base il paese come è quando lo guidava

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