FRANCAVILLA FONTANA – I primi 100 giorni di qualsiasi attività istituzionale, sia un governo nazionale o l’amministrazione del più piccolo degli enti, rappresentano ormai il primo checkpoint per tirare le somme e capire quale strada è stata intrapresa. A questa valutazione non sfugge Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana, segretario provinciale del Pd, e fresco presidente della Provincia di Brindisi. Luigi Vitali, coordinatore provinciale di Forza Italia e opposizione al governo Bruno in città, non ha mancato di sottolineare, alla scadenza dei primi fatidici 100 giorni, la presunta cattiva piega che il primo cittadino avrebbe preso da quando si è insediato sullo scranno più alto del consiglio comunale.
«I primi 100 e passa giorni di governo di Maurizio Bruno – spiega Vitali – sono stati deludenti. Sono molti i punti del suo programma elettorale che già possono dirsi non mantenuti e, dopo appena 100 giorni, la cosa è alquanto preoccupante: non è stato implementato un piano del verde pubblico; non si parla più di palazzetto dello sport; non c’è stata, come promesso in campagna elettorale, una riduzione della Tasi, anzi, la tassa è stata aumentata; rispetto al previsto, il sindaco ha dotato di un assessore in più la sua squadra». Vitali e Forza Italia tutta, nell’inedito ruolo di opposizione in consiglio comunale, hanno preso le misure per interpretare il loro nuovo ruolo.
«Stare all’opposizione – conferma – è più facile che governare. Basta alzare l’asticella delle cose da fare per squarciare il velo su quelle non fatte: diverso è governare e dare risposte concrete alla popolazione». La strada che Bruno ha di fronte, comunque, è ancora lunga e tutto può succedere. Su quel che sarà, però, Vitali non è proprio ottimista. «Questo è il quadro che ci troviamo davanti dopo appena 100 giorni o poco più: non chiediamo le dimissioni del sindaco, però, se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro non riserba nulla di buono».
BrindisiOggi
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