BRINDISI- Non sempre gli accadimenti sono rappresentati dal loro valore nominale, questa vittoria della Happy Casa Brindisi sulla Dolomiti Energia di Trento (74-73), ne rappresenta l’esempio perfetto.
La fiducia è l’elemento chiave per ripristinare i meccanismi e le convinzioni, la lucidità il mezzo per ottenerli.
In questa brutta partita Brindisi ritrova certo la vittoria, ma, a mio modo di vedere, poggia una coperta calda sulle eventuali ansie, e placa le paure che già iniziavano ad alimentarsi in città sull’effettivo valore del team.
Sia chiaro che Trento ha giocato la sua gara, fatta di slanci e operosità difensiva, agonismo ed energia, concetti amplificati dallo stallo sportivo brindisino che per lunghi tratti della gara (inguardabile il terzo quarto), è parso non accorgersi di quello che accadeva fino al momento in cui prima Visconti e poi uno splendido Gaspardo hanno riportato la squadra all’interno della partita con la possibilità di giocarsi la vittoria finale.
Eppure la partenza con il parziale di 11- 0 aveva fatto ben sperare, ma già alla fine dei primi dieci minuti di gioco l’involuzione si è fatta largo nel team di Coach Vitucci, con una pessima applicazione difensiva e l’incertezza nelle giocate d’attacco, Trento individuando le perplessità degli avversari ha giocato sulle paure dei brindisini che in difesa spesso non riuscivano a tenere il primo passo degli attaccanti avversari e dispiegavano un linguaggio del corpo altamente indicativo delle difficoltà, serviva quindi qualcuno che non fosse spaventato, un guizzo di incoscienza pura, ed è stato quello che ha fatto Visconti, portare sul campo da gioco l’esempio che dice: ecco, possiamo farcela, tentiamo.
Da lì parte il riscatto brindisino, zoppicante sì, ma pur sempre un riscatto, Krubally stringe le maglie difensive, Harrison ritorna a fare canestro all’interno della sua personale battaglia con quello che è giusto fare nel momento giusto che non è sempre Play the right way ma spesso il mondo secondo D’Angelo Harrison per parafrasare un vecchio libro di John Irving, è lui infatti che senza logica ma con senso di appartenenza centra due triple che annunciano prima e poi confermano il vantaggio brindisino, il lay up sbagliato da Trento a pochi secondi dalla fine spezza il sogno dei nordici i tiri liberi seguenti finali sbagliati da Harrison i titoli di coda sbiaditi di una vittoria che serve al morale sperando che le caselle del puzzle tornino presto a incasellarsi nel loro posto.
Tabellini
Happy Casa Brindisi: Perkins 7, Harrison 18, Thompson 13, Willis 9, Gaspardo 15, Krubally 2, Visconti 5, Zanelli 5.
Allenatore: F. Vitucci
Dolomiti Energia Trentino: Morgan 19, Martin 4, Ladurner 4, Williams 2, Ramirez 18, Sanders 12, Pascolo 4, Maye 8, Forray 2.
Allenatore: N. Brienza
Amedeo Confessore
Harrison ha sbagliato con “cervello”. BRAVO HARRISON!!!!!