Prima la testa di cane, ora gli incendiano l’auto

MESAGNE – Il 25 aprile scorso qualcuno lasciò la testa di un cane di grossa taglia sotto la porta della sua abitazione, la scorsa notte invece gli hanno incendiato l’autovettura. Vittima di questi continui avvertimenti è sempre un impiegato 37enne di Mesagne.

Ignoti, la notte tra venerdì e sabato hanno dato fuoco alla Fiat Panda di colore bianco che era parcheggiata in via Dottor Morgese, proprio nei pressi dell’abitazione dell’uomo. E’ stato lo stesso proprietario dell’auto ad accorgersi delle fiamme e lanciare l’allarme al 113.

Gli agenti di polizia del locale commissariato una volta giunti sul posto hanno effettuato i rilievi e ricostruito l’accaduto. L’origine del rogo, infatti, pare proprio essere dolosa. Ignoti quindi volutamente avrebbero appiccato il fuoco alla Panda del 37enne. Anche questa volta gli investigatori hanno già acquisito i filmati delle telecamere presenti all’esterno dell’abitazione del mesagnese.

Questo è l’ultimo di una serie di avvertimenti che l’impiegato ha ricevuto negli ultimi mesi. Prima di questo, infatti, fu sempre lui a fare la macabra scoperta di una testa di un cane avvolta in un sacco in plastica nero sull’uscio di casa sua. Ma questi non sarebbero gli unici.

Gli investigatori, non avrebbero dubbi, che i gesti siano riconducibili alla sfera privata dell’uomo. Più volte, infatti, è stato ascoltato dagli investigatori per cercare di avere un quadro più limpido. Si scava, insomma, in tutti i sensi: dalla vita privata a quella professionale. L’uomo è l’ex marito di un politico locale.

Le indagini quindi proseguono a ritmo serrato. Il 37enne non ha precedenti e avrebbe dichiarato di non aver ricevuto minacce dirette da qualcuno.

BrindisiOggi

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