Prigionieri in contrada Chiodi, sei famiglie chiedono una fermata dell’autobus per raggiungere la città

BRINDISI- Prigionieri in casa , è così che si sentono i residenti in contrada Chiodi, estrema periferia del Comune di Brindisi. Queste persone abitano in una villa confiscata alla criminalità e da sette mesi chiedono una fermata dell’autobus alla Stp per poter raggiungere la città. Si tratta di famiglie non abbienti che sino a qualche tempo fa risiedevano abusivamente nella vecchia scuola di via Sele al quartiere Perrino di Brindisi. Da quando sono stati trasferiti in questa struttura , grazie alla disponibilità del Comune di Brindisi, non riescono a muoversi e raggiungere il centro abitato. Il problema principale è che non avendo la possibilità di acquistare una vettura si affidano ai mezzi pubblici, mezzi pubblici la cui fermata più vicina si trova ad un chilometro dalla abitazione. Lunedì queste persone hanno incontrato il sindaco ed hanno esposto le loro difficoltà, in primis il pericolo che corrono percorrendo a piedi la strada provinciale dove le auto sfrecciano a tutta velocità.  “Il sindaco ci ha ascoltato – ha detto Tonino Epicoco, uno dei residenti di contrada Chiodi- ci ha assicurato che si farà portavoce con la Stp del nostro problema. Ora aspettiamo fiduciosi”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*