BRINDISI – Contrade abusive perimetrate (Palmarini, Muscia, Giambattista, Montenegro, Torre Rossa, Betlemme) il Pri sollecita una soluzione definitiva.
Nate negli anni in cui il Piano Regolatore Generale era privo di tutti gli strumenti attuativi (Piano di Zona, Piani di Recupero, eccetera) sono oggi abitate da centinaia di famiglie in buona parte tutt’ora prive di servizi essenziali quali la fogna, l’acqua e la pubblica illuminazione.
Nel 1999 si provvide a perimetrale quelle aree e a predisporre delle varianti di recupero per favorirne l’inserimento organico nel corpo del PRG. Tali varianti furono finalmente approvate dalla Regione Puglia nel 2005 (sei anni dopo!). Da allora poco o nulla si è fatto.
In alcune di queste Contrade sono stati realizzati i tronchi principali dell’acqua e della fogna e in alcuni casi si è provveduto a dotare di illuminazione la arteria principale.
Tanto grazie a dei finanziamenti comunitari ottenuti dalla Amministrazione Comunale e dall’Acquedotto Pugliese.
“Ma tutt’ora – spiega Luca Carbone del Pri – le famiglie che volessero allacciare la propria abitazione a tali tronchi trovano difficoltà insormontabili in quanto le strade interne risultano ancora di proprietà privata. Più di recente il Commissario Prefettizio ha adottato una delibera che equipara tali strade a quelle comunali, salvaguardando la viabilità esistente.Ma viene richiesto da parte dei proprietari delle strade un atto unilaterale d’obbligo con cui gli stessi si impegnano a non avviare azioni risarcitorie nei confronti degli Enti erogatori dei servizi. E’ evidente che trattandosi di centinaia di proprietari pro quota solo una azione coordinata dalla Amministrazione Comunale potrebbe raggiungere lo scopo. Si tratterebbe poi di scomputare dagli oneri di urbanizzazione che devono versare i proprietari delle abitazioni il costo delle opere già realizzate senza impiego di fondi comunali. Altrimenti gli abitanti di quelle contrade sarebbero chiamati a versare oneri di decine di migliaia di euro che certamente non sono nella loro disponibilità”.
Il Pri chiede di dotare queste zone dei servizi essenziali e lo chiede come impegno da far assumere a tutti i candidati Sindaci affinché su questi interventi vi sia unità di intenti, qualunque sia la coalizione che dovesse risultare vincitrice nella prossima competizione elettorale.
“E’ veramente assurdo, infatti, che nel terzo millennio – aggiunge Carbone -in cui si discute di dotare tutte le zone di Europa di una efficace rete internet, vi siano poi aree densamente abitate in cui mancano addirittura i servizi essenziali. Nel frattempo si potrebbe almeno provvedere a dotare queste contrade di un servizio di trasporto pubblico. Senza contare la situazione di estremo pericolo per la circolazione stradale atteso la precarietà delle strade di accesso alla Contrada. Non resta che augurarsi che il confronto e il dibattito durante la oramai imminente campagna elettorale sia incentrato sulle questioni che riguardano la vivibilità cittadina piuttosto che sui massimi sistemi che, spesso, lasciano ad incancrenirsi le situazioni di degrado urbano”.
BrindisiOggi
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