BRINDISI- All’indomani della notizia la comunità parrocchiale è sgomenta. Al quartiere Bozzano dove tutti conoscono Don Francesco sono increduli, c’è molto garantismo nei suoi confronti. Questo giovane parroco indagato di abusi sessuali su un minore, che in questo caso diventa violenza. In tanti si interrogano, ma non si lasciano andare a commenti, non con Don Francesco Caramia, amato da tutti, o quasi. Un trascinatore di giovani in un parrocchia ricca di iniziative, con la festa dei Popoli e il presepe vivente che in questi giorni il prete e i parrocchiani stavano allestendo, nonostante Don Francesco stesse avendo problemi di salute. Un prete innovativo, per qualche verso provocatore, come quando mandò la lettera a tutti i residenti del quartiere in prossimità delle elezioni comunali, facendo chiaramente capire quale era il suo intendimento.
“Il Consiglio Pastorale e gli operatori pastorali della Comunità parrocchiale di San Giustino de Jacobis esprimono incredulità e costernazione- scrive in una nota il consiglio pastorale della chiesa di Bozzano- nell’apprendere la notizia dell’indagine a cui la Magistratura ha sottoposto il Parroco. Restiamo in attesa fiduciosa che, al più presto, il lavoro della Magistratura palesi la verità dei fatti nel rispetto dovuto a tutte le persone coinvolte. Esprimiamo la nostra vicinanza al Parroco che mai, negli anni di Ministero vissuti al servizio della nostra Comunità parrocchiale, ha evidenziato comportamenti che destassero sospetti tra gli operatori pastorali che quotidianamente frequentano la realtà parrocchiale.”
Sabato la perquisizione dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale nella parrocchia, i militari hanno sequestrato il pc e del materiale informatico, ma pare abbiano restituito quasi tutti e al vaglio degli investigatori solo il computer. Subito dopo c’è stato l’annuncio in chiesa delle dimissioni per problemi di salute di Don Francesco. A far partire le indagini l’esposto di un pediatra a seguito di alcuni racconti fatti da un ragazzo su vicende verificatesi circa cinque anni fa, ancora oggi il ragazzino è minorenne. All’epoca delle presunte vicende, a conti fatti, non avrebbe avuto neanche 12 anni.
Al momento c’è solo l’esposto del medico, le indagini sono in corso. Intanto questa mattina l’avvocato Giancarlo Camassa avrebbe dovuto incontrato Don Francesco, che rigetta ogni accusa ed è pronto a difendersi dal reato di abusi sessuali. Il legale è alquanto preoccupato perché questa cosa ha particolarmente ferito il parroco. “E’ un ragazzo molto sensibile- spiega Camassa- dimostrerà la sua innocenza. Intanto oggi questa notizia su tutti i giornali distrugge la vita di una persona.”
Era stato già Don Giampiero Peschiulli, arrestato qualche mese fa per abusi sessuali sui alcuni ragazzi a gettare qualche ombra sulla parrocchia di Bozzano, “su le cose che accadano alla chiesa di Bozzano”, aveva detto in una telefonata con la sua perpetua.
Lu.Po.
E’ bene che queste “invadenze” o abusi vengano fuori. C’è una maggiore apertura mentale e i ragazzi sono ascoltati. Non devono temere ritorsioni. Al contrario di quanto accadeva quando ero ragazzino io che se accusavamo (e ne accusavamo!) un insegnante, prendevamo pure scapaccioni dai genitori.