BRINDISI- Presunta corruzione, indagato l’ex direttore amministrativo della Asl di Brindisi e un ingegnere brindisino. Cinque persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Bari su manutenzioni straordinarie non richieste e forniture di filtri anti legionella a prezzi anti economici nella sanità barese, tra questi anche l’ex direttore amministrativo della Asl di Brindisi e un ingegnere brindisino. L’indagine condotta dalla Squadra mobile di Brindisi ha portato a quattro misure interdittive della durata di nove mesi nei confronti dell’ingegnere di Torre santa Susanna, di due imprenditori e un direttore di impresa , tutti romani. La presunta attività illecita si sarebbe consumata tra il 2016 e 2017 a Bari. L’ex direttore amministrativo della Asl di Brindisi, stando alle risultanze investigative, avrebbe indebitamente promosso il pagamento in favore di una società con sede a Roma (già aggiudicataria del “servizio energia” presso l’Asl di Brindisi) di fatture relative a manutenzioni straordinarie non richieste e non adeguatamente documentate (verbalmente autorizzate dallo stesso direttore amministrativo in violazione della specifica regolamentazione dell’ente) del valore di oltre 1,3 milioni di euro. Gli atti contrari ai doveri di ufficio si sarebbero inoltre concretizzati in una proposta economica, presentata dalla medesima impresa romana, relativa alla fornitura di filtri “anti-legionella” al prezzo antieconomico di 379.500 euro oltre Iva. La stessa commessa è stata successivamente acquisita dall’Asl di Brindisi da altro operatore, al prezzo più conveniente di 8.500 euro oltre Iva. In cambio l’impresa aggiudicataria si sarebbe interessata di ristrutturare a titolo gratuito una proprietà, con sede a Bari, dell’ex direttore del valore di 63mila euro.
BrindisiOggi
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