ORIA – È durata meno di un mese la latitanza di Gianluca Lorè, 30enne indicato come responsabile della rapina avvenuta ai danni della gioielleria Re Mida di Oria, lo scorso 22 giugno, insieme a Teresa Crisafi, 39enne palermitana ma residente a Budrio, in provincia di Bologna.
I due, a seguito di minuziose indagini svolte dalle forze dell’ordine, furono identificati lo scorso 10 ottobre: La donna si trovava già nel carcere di Bologna per rapina, quando è stata raggiunta dall’ordine di custodia cautelare emesso dal gip del tribunale di Brindisi, Paola Liaci, su richiesta del pm Raffaele Casto, per tentata rapina impropria pluriaggravata in concorso; Lorè si era reso, invece, irreperibile.
Sono stati gli uomini della squadra mobile della polizia di Brindisi a mettere fine, nel pomeriggio di ieri, alla latitanza dell’uomo: dopo una serie di appostamenti all’interno dei parcheggi dell’Ipercoop di Brindisi e dell’Auchan di Mesagne, hanno bloccato il fuggitivo che, comunque, ha tentato una rocambolesca fuga prima di arrendersi agli agenti. Lorè, al momento della cattura, era privo di documenti e, come estremo tentativo di sottrarsi alle forze dell’ordine, ha fornito false generalità. L’uomo, ora, si trova nel carcere di Brindisi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Maurizio Distante
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