BRINDISI- Lo scopo è quello della tutela e del recupero ambientale della costa. Il Comune di Brindisi redige il piano costiero, il documento già approvato in giunta sarà a breve pubblicato per le osservazioni e poi prevede il passaggio in consiglio comunale. Si tratta della regolamentazione solo delle aree demaniali, quelle private saranno inserite nel più ampio piano urbanistico generale. Ma con l’attuale piano costiero gli uffici all’Urbanistica creano una visione di massima che potrà essere estesa anche per le aree private. Insomma dettano le linee. Il documento doveva essere redatto entro la fine del prossimo mese altrimenti si sarebbe attivata la procedura da parte della Regione per il commissariamento.
Un tratto di costa che va da cala Materdomini sino a Torre Guaceto, il comandante della Capitaneria di porto Mario Valente questa mattina in conferenza stampa ha annunciato che il Ministero ha disposto le procedure affinchè la zona da Torre Testa a Materdomini sia concessa in subdelega al Comune, prima invece in mano alla Marina Militare. “Con il nostro lavoro- spiega il Valente- abbiamo cercato di partecipare allo sviluppo della città. Non è stata una procedura facile, c’è voluto del tempo, ma alla fine siamo riusciti ad ottenere il risultato”.
Il piano costiero prevede la regolamentazione di 59 km di costa, in 20 di questa c’è il divieto di balneazione e il divieto di accesso per il pericolo falesia. Intanto il dirigente dell’assessorato all’ Urbanistica, Fabio Lacinio ha annunciato che i lavori per la messa in sicurezza della falesia sono stati già appaltati e che si è solo in attesa di alcuni pareri dagli organi competenti.
Il piano è stato illustrato dal responsabile del procedimento Teodoro Indini, la regola principale è quella di rispettare il 60 per cento della costa a libera fruizione, il restante 40 per cento è invece concedibile. Allo stato attuale senza il piano tre stabilimenti sarebbero a rischio, mentre con il nuovo documento sarà possibile realizzarne altri dieci.
Bisognerà però rispettare la nuova normativa, e gli attuali insediamenti balneari dovranno adeguare le loro strutture. Innanzitutto niente più cabine fronte mare, perché tutti devono avere la possibilità di godere della vista del mare, solo il 25 per cento della vista potrà essere oscurato, il 75 per cento dovrà essere libera. L’obiettivo è quello della massima fruibilità.
Sarà delocalizzato l’ex lido della Provincia, per un problema idrogeologico. La spiaggia sarà completamente pubblica, nella zona antistante sarà creato un parcheggio e un presidio della Croce Rossa. Tutte le case che si trovano sul lato mare nell’area demaniale saranno demolite. Questo sono solo alcune delle prescrizione tecniche previste nel documento.
Il piano sarà portato il 24 luglio prossimo all’attenzione dell’assessore all’Urbanistica della Regione Angela Barbanente. Il sindaco Mimmo Consales con l’assessore comunale Pasquale Luperti presenteranno in quella occasione anche una bozza del piano urbanistico generale della città di Brindisi. “A breve presenteremo il piano costiero alla città in un’assemblea cittadina- spiega Consales- perché il mio operato deve rispondere all’intera comunità e non agli insulti di qualche politico finalizzati ad altro. Sono finiti i tempi i cui i piani passavano prima dagli studi professionali e poi nella giunta. Ora accade il contrario”.
Il sindaco si riferisce alle ultime dichiarazioni del consigliere comunale di opposizione Massimiliano Oggiano che fa riferimento ad una possibile variante urbanistica che vorrebbe fare l’amministrazione comunale sui terreni privati situati nei primi 300 metri dalla costa, così da rendere accessibile la parte vicino al mare. Una manovra, secondo Oggiano, che agevolerebbe qualche privato.
Nel piano costiero non si menziona però la variante urbanistica, per ora si disciplina solo l’area demaniale, successivamente si passerà ai privati. E l’ultima parola spetterà al consiglio comunale.
Lucia Portolano
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