AGGIORNAMENTO (H 19)- Terminato intorno alle 16,30 il terzo sopralluogo sulla Norman Atlantic. Ispezionati i ponti sei e quattro, e parte del terzo. Gli investigatori hanno recuperato la seconda scatola nera, si tratta in realtà di quella più importante che si trova nella plancia di comando, la principale. Quella acquisita due giorni fa era un altro dispositivo di registrazione, che era posizionato in un’altra zona della nave. È stata recuperata anche la cassettina di sicurezza del comandante del traghetto Argilio Giacomazzi. Al momento non sono stati ritrovati altri corpi, difficile raggiungere la stiva, ancora sono alte le temperatura, l’area non è sicurezza e vi è il rischio di nuovi incendi per la presenza ancora focolai.
Hanno lavorato due squadre. Da una parte il personale della scientifica dei carabinieri di Bari con un equipe di medici legali, dall’altra la squadra della polizia scientifica con altri medici legali. Ispezioni da poppa a prua.
A fare strada c’erano i vigili del fuoco che visionavano lo stato dei luoghi prima che gli investigatori andassero avanti per assicurare la sicurezza. A bordo anche gli uomini della Capitaneria di porto. Non c’era il pm Ettore Cardinali, che era presente nelle due precedenti ispezioni.
Domani intanto sarà a Costa Morena l’ingegnere del Registro italiano navale Rina che effettuerà le valutazioni sulle condizioni di sicurezza della nave e sulla possibilità che sia rimorchiata a Bari, nella stessa città della Procura che indaga sull’incendio.
Lo stesso sindaco di Brindisi Mimmo Consales ha chiesto che nave sia portata a Bari. “Non esprimo valutazioni di carattere tecnico e non voglio intralciare il lavoro della magistratura ma ritengo che una volta terminati i sopralluoghi per i quali ci vorrà ancora qualche settimana la Norman Atlantic debba andare via da lì», afferma Consales. “Non comprendo perchè se la competenza territoriale dell’inchiesta è della Procura di Bari – ha aggiunto – la nave debba restare a Brindisi. Non è assolutamente vero quello che sento dire in giro, e cioè che Bari non abbia banchine per ormeggiarla, in quanto mi risulta che il porto del capoluogo pugliese ospiti regolarmente almeno due o tre navi da crociera. Noi abbiamo una sola banchina per le navi da crociera, in quanto al momento non è possibile farle entrare nel porto interno, ed è proprio quella a cui è attraccata la Norman Atlantic.”.
Intanto arrivano le precisazione dell’Autorità portuale sulla presenza solo momentanea della Norma Atlantic nel porto di Brindisi. “L’Autorità portuale di Brindisi ritiene opportuno dover precisare- si legge nella nota dell’ente guidato da Hercules Haralambidee- che la banchina di Costa Morena Est- Testata Nord è stata solo momentaneamente destinata all’ormeggio della nave. Ciò al fine di permettere le prime operazioni connesse con le esigenze di carattere giudiziario, nonché con l’ispezione della nave. Il porto di Brindisi, durante le concitate fasi dell’emergenza, è stato scelto, infatti, come destinazione temporanea in ragione della vicinanza geografica al luogo della tragedia e solo per motivazioni di sicurezza.”
“L’attuale ormeggio- aggiunge Haralambides- è in contrasto con la prevista utilizzazione della banchina che è tra quelle destinate sin dal prossimo mese di aprile ad accogliere le navi da crociera. Ad ogni modo, un suo impiego prolungato per l’odierna emergenza penalizzerebbe fortemente l’operatività del porto che si vedrebbe privato di un importante punto di attracco con conseguenti danni economici per l’Autorità portuale che a sua volta si vedrebbe costretta a chiedere risarcimenti per i danni patiti e patendi.”
Lu.Po.
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