BRINDISI – Sono stati gli unici a esprimere voto contrario alla decisione dell’amministrazione comunale di adottare la procedere di pre- dissesto. Oggi i 5Stelle ribadiscono il loro con un duro comunicato stampa in cui invitano Rossi e suoi ad andare a casa. Pubblichiamo integralmente la nota a firma di due dei tre consiglieri comunali pentastellati Gianluca Serra e Tiziana Motolese.
“Tutti erano a conoscenza della situazione delle casse comunali del Comune di Brindisi fin dal primo atto di questa amministrazione.
Il M5S lo ha denunciato in Consiglio Comunale anche nell’aprile 2019 in sede di approvazione del bilancio di previsione, in tale sede venne sottolineato che quanto predisposto per il pareggio di bilancio fosse inadeguato; era, infatti, illusorio pensare ad entrate dall’alienazione degli immobili e dalla sempre annunciata riapertura della discarica di Autigno.
La situazione è stata poi resa drammatica dai tanti debiti fuori bilancio e dalla certezza normativa di dover integrare per il prossimo anno il fondo crediti di dubbia esigibilità con almeno 7 milioni di euro.
Medesime problematiche le abbiamo sviscerate in seno all’approvazione del bilancio consuntivo, ma, come ci aspettavamo, questa amministrazione è andata avanti ciecamente, ignorando una situazione insostenibile.
Siamo certi che anche l’assessore ed il dirigente al ramo abbiano esposto la gravità della situazione, ma si è scelto di andare avanti spendendo e facendo finta di nulla, perdendo di fatto un anno.
In tale ritardo si manifesta tutta la responsabilità politica dell’attuale maggioranza.
Certamente non sfugge a nessuno che tale disavanzo lo ereditiamo da vent’anni di pessima amministrazione, salvo rare eccezioni, da un passato di clientelismo e voto di scambio, da un passato in cui le platee storiche crescevano ad ogni appalto e da un, forse voluto, deficit organizzativo e strutturale della macchina amministrativa che oggi si traduce nell’incapacità di incassare da soli anche il solo pagamento volontario delle imposte comunali; purtroppo continuiamo a spendere oltre 13 milioni di euro nei servizi sociali e ed ancora non conosciamo quanti siano i fruitori e quale sia la qualità del servizio erogato, non sappiamo chi siano tutti gli occupanti delle case comunali e continuiamo a pagare utenze di cui non conosciamo gli utilizzatori.
Siamo consapevoli che le misure da prendere non possono che essere durissime e che, come più volte sostenuto, per questo non possono essere avallate da una sola parte politica.
In questa direzione andava la nostra proposta di azzeramento della giunta per un governo di salute pubblica dove tutte le forze politiche, di destra e di sinistra, avrebbero dovuto assumersi la responsabilità delle scelte da adottare.
Le scelte difficili sono ancora più difficili in una città in cui il clientelismo è stata la regola e dove la mentalità “dell’amico dell’amico”, la mentalità del ricatto e della minaccia per la difesa dei privilegi acquisiti è ancora troppo radicata e la politica non è immune.
Nessuno ha inteso intraprendere questa strada ed ora sarà difficilissimo disinnescare un disavanzo che viene annunciato di circa 25 milioni di Euro, soprattutto con le soluzioni al momento prospettate sia da destra che da sinistra.
Noi riteniamo che in realtà l’ammontare del debito sia molto più alto, ed eventuali debiti fuori bilancio che spuntassero in corso d’opera, in una fase di pre-dissesto, farebbero scattare inevitabilmente il dissesto.
Non siamo nelle condizioni di avviare una procedura di rientro del debito pluriennale perché la macchina amministrativa non ha il controllo del debito ed è ancora nel vortice della assoluta disorganizzazione.
Continuiamo a perdere tempo e tra meno di un anno saranno altri a dichiararci falliti!
Si abbia il coraggio di non riequilibrare e si vada a casa, è la politica che ha fallito e non la nostra Città.
Che sia il commissario a dichiarare il dissesto o lo si dichiari subito.
La vera differenza tra un piano di riequilibrio pluriennale ed il dissesto è che con quest’ultimo si insedierà una commissione che oltre che ripianare i debiti individuerà le responsabilità personali, cosa che questa amministrazione non ha avuto il coraggio di fare.
Forse qualcuno di coloro che ha sbagliato pagherebbe finalmente di tasca propria”.
concordo con la risposta data dal sig, franco leoci
chiara ed unica la posizione del gruppo pentastellato del ritorno alle urne e della disapprovazione del piano di riequilibrio finanziario presentato dall’Amministrazione. E’ certo, tuttavia, che non può essere ereditata ad occhi chiusi, come avvenuto, una pessima gestione commissariale della quale i cittadini pagano le conseguenze. Sicuramente è giusto, nell’attuale fase politica-finanziaria del Comune una maggiore vigilanza sugli atti gestionali con segnalazioni agli organi di controllo dei casi ritenuti illegittimi come per esempio potrebbe essere la denuncia alla Corte dei Conti delle numerosissime delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio per mancanza di parere da parte del Collegio dei Revisori o per la mancata nota informativa dell’Ufficio relativa alla nascita del debito e del funzionario che lo ha creato.
Brindisi, 03/10/2019 Franco Leoci
Che brutta fine farà Brindisi. Povera a nui.
Se subentra il commissario prefettizio dovremmo cominciare da capo un’altra volta con il nuovo sindaco che verrà perché non cambierà niente staremo di nuovo punto è ha capo