BRINDISI – Potenziamento della sede di Brindisi della Marina militare con nuova base navale anfibia fuori dal porto interno. La Marina Militare nei giorni scorsi ha avviato il percorso per uno studio di fattibilità per potenziare la sua presenza a Brindisi e il conseguente trasferimento della navi fuori dal porto interno e no più ormeggiate al castello Svevo. Si tratta di una interlocuzione avviata da circa un anno tra il sindaco Riccardo Rossi e il capo di Stato maggiore della Marina militare. Il sindaco aveva chiesto alla Marina di mantenere e sviluppare la sua presenza a Brindisi e nello stesso tempo di trovare una soluzione alternativa per le navi militari. Un percorso necessario in vista anche dello sviluppo di nuove navi militari più grandi, con la dismissione in futuro delle navi San Giorgio, San Marco e San Giusto. La Difesa infatti sarà dotata di navi più grandi che non potranno certamente entrare nel porto interno. Da qui lo studio di fattibilità per un nuovo insediamento per Brindisi. In primo momento Rossi aveva ipotizzato un trasferimento della base a Capobianco, dove al momento c’è solo la vecchia colmata della British gas. La stessa area è però candidata alla zona franca, quindi ghiotta per altri investimenti. Bisognerà quindi pensare ad un’area alternativa. Nel vecchio accordo di Programma del 1999 era previsto lo spostamento presso Capobianco del deposito carburanti della stessa Marina militare.
Intanto si è aperto uno spiraglio per liberare il porto interno, e restituire, almeno in parte, alla città uno dei monumenti più prestigiosi e attrattivi quale il castello Svevo da sempre vietato alla fruizione di cittadini e turisti.
Magari si riuscisse. L:attuale insediamento, ha sempre bloccato quell’aria, insieme ai Barretta.
Vi è anche l’isoladi Pedagne che viene utilizzata dal battaglione San Marco.