Poste Italiane per evitare assembramenti chiude su Brindisi cinque filiali su venti

BRINDISI – Poste Italiane dispone della chiusura di cinque punti posta su venti presenti nel territorio Brindisino. Per chi è solito recarsi in questi uffici il sito ufficiale comunica i suppletivi, ma per tre di questi il sostituto è unico: l’ufficio postale di piazza della Vittoria al centro. Un bel controsenso se si è obbligati ad osservare una delle regole fondamentali per contenere il problema del Covid-19: evitare assembramenti.

Secondo gli ultimi aggiornamenti sulla situazione Coronavirus, le poste (così come le banche e le assicurazioni) hanno avuto disposizione di rimanere aperte. Nonostante questo, Poste Italiane ha comunicato tramite il loro sito che il punto poste di via Bradano, quello di via Germania, di viale Porta Pia, di via San Francesco e di via Duca degli Abruzzi rimarranno chiusi al pubblico, indicando prontamente quali sarebbero stati gli uffici sostitutivi che avrebbero dovuto accogliere la clientela solita di questi cinque ai quali hanno fatto chiudere battenti. Se già eliminare alcuni uffici può risultare incoerente con quanto viene ripetuto costantemente dai vertici della politica italiana per fermare la pandemia, ancora più disastrosa risulta la manovra di Poste Italiane di indicare come ufficio sostitutivo di ben tre punti chiusi, quello di piazza della Vittoria in cui avrebbero dovuto confluire i clienti soliti della postazione di via Bradano, di via San Francesco e di via Duca degli Abruzzi. Non pochi problemi hanno causato anche i cambi orari degli uffici postali ancora aperti, che hanno portato molti brindisini allo sbaraglio in quanto probabilmente la diffusione delle novità, in fatto di apertura e chiusura, non sono state comunicate con la dovuta precisione e tempestività. Molti i cittadini che sono rimasti fuori dai punti posta ad aspettare l’apertura pomeridiana che non ci sarebbe stata o addirittura l’apertura di un ufficio che aveva predisposto la chiusura al pubblico.

Sono risultati di gran lunga più corposi gli assembramenti e la gestione di essi dalla giornata di venerdì, in cui è stato disposto in tutta Italia il pagamento delle pensioni. In questo caso hanno ordinato la ripartizione per cognome secondo le seguenti date: 26 marzo dalla A alla B, 27 marzo dalla C alla D, 28 marzo dalla E alla K, 30 marzo dalla L alla O, 31 marzo dalla P alla R e l’1 aprile dalla S alla Z.

Alberta Esposito

 

1 Commento

  1. Chi ha disposto la chiusura delle 5 filiali postali dovrà essere sottoposto con urgenza al tampone coronavirus a cui risulterà certamente positivo per danni al cervello.Ma come si potrà minimamente pensare che tale decisione possa ridurre i sovraffollamenti.Meditate seriamente!!!!

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