BRINDISI – “Posso contare con le dita?”, l’apprendimento della matematica per i bimbi dislessici.
Si è discusso di questo durante il convegno organizzato dall’AID, associazione italiana dislessia. Per la prima volta, a Brindisi si è dedicato un evento alle nuove forme didattiche e all’apprendimento della matematica in particolar modo.
L’evento si è svolto a Palazzo Nervegna con il patrocinio del comune di Brindisi. A relazionare dinanzi al folto pubblico intervenuto, alla presenza dei rappresentanti istituzionali, il docente di Didattica della matematica per l’integrazione presso l’Università della Valle D’Aosta, Roberto Imperiali, nonché Vicepresidente Nazionale del GRIMeD (Gruppo di Ricerca Matematica e Difficoltà); Adele Maria Veste, docente di scuola secondaria, Formatrice AID, Socia GRIMeD; Anna Perrone, mamma di un ragazzo dislessico e anch’ella dislessica, fondatrice della sezione Aid di Brindisi nel 2006 e presidente del Coordinamento Regionale AID Puglia.
Il convegno si è reso necessario per colmare alcune mancanze di ordine generale sulla conoscenza di questo disturbo, che colpisce circa il 4% della popolazione scolastica. La dislessia si manifesta con la difficoltà di leggere, scrivere e contare.
Proprio per questo si è voluto concentrarsi sull’aspetto dell’apprendimento della matematica. “Già da 5 anni, i ragazzi con problemi di apprendimento hanno potuto contare su misure di supporto all’interno di una “didattica individualizzata e personalizzata- dice l’AID- I decreti attuativi e le Linee Guida devono essere un punto di riferimento normativo utile per i docenti e per le famiglie al fine di assicurare a tutti gli studenti interessati, un percorso scolastico più sereno e di successo”.
Agnese Poci
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