BRINDISI – Un nuovo medico del reparto di Chirurgia generale dell’ospedale Perrino di Brindisi è risultato positivo al Covid 19, è il secondo in questo reparto dopo il caso emerso ieri della dottoressa. I medici chiedono a gran voce l’estensione dei tamponi a tutti i sanitari affinchè vengano isolati i casi positivi, a volte anche asintomatici. “Non si può attendere che i tamponi vengano effettuati solo quando ci siano i sintomi – dice da giorni Arturo Oliva, il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Brindisi – si rischia che i sanitari diventino i primi portatori del vurus”.
Intanto aumentano nella provincia di Brindisi i pazienti positivi al Coronavirus che necessitano del ricovero in ospedale. Alle ore 16 del 18 marzo all’ospedale Perrino sono ricoverate 36 persone affetta da Covid19, più della metà dei 62 casi accertati sino a ieri e comunicati nel bollettino della Puglia.
Quattro persone sono in Terapia Intensiva, 16 ricoverate in Pneumologia e altre 16 agli Infettivi. Nell’area riservata a questa patologia nel Pronto Soccorso sono ricoverati quattro pazienti sospetti. C’è una particolare attenzione sul comune di Carovigno, che potrebbe essere diventato un focolaio. Almeno otto dei ricoverati provengono da quel paese. Ancora non ci sono dati ufficiali, ma il sindaco Massimo Lanzillotti starebbe per adottare misure più stringenti con la chiusura di parchi ed altri luoghi pubblici. Il messaggio è sempre quello di restare a casa. Confermato anche il primo caso positivo a San Pietro Vernotico e a Cellino San Marco, lo hanno annunciato entrambi i sindaci.
Non si ha invece ancora certezza sul giorno di apertura del laboratorio per l’analisi dei tamponi all’ex ospedale Di Summa. L’attivazione prevista per venerdì 20 marzo slitterà ancora, mentre il macchinario è pronto ci sarebbe ancora l’impossibilità di reperire reagenti. Ancora oggi i tamponi verranno portati e analizzati nel lontano Istituto zooprofilattico di Foggia.
Lucia Portolano
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