Porto, gli operatori marittimi: “Brindisi non è merce di scambio, bisogna trattare con Taranto e Bari e non per le poltrone”

BRINDISI- Su una cosa sono d’accordo gli operatori marittimi: è necessario un incontro con Bari e Taranto per capire quali sono le opportunità del porto di Brindisi in caso di accorpamento con una o l’altra Autorità portuale. Solo così potrà essere chiaro se una moratoria sarà utile al porto di Brindisi oppure no. Insomma bisogna poter trattare quello che si ha, e non per posti o poltrone ma per far sviluppare il porto che la nuova riforma ha cancellato nella sua autonomia. Questa la posizione espressa da Teo Titi e Adriano Guadalupi, addetti ai lavori, e operatori del settore. Mentre la politica si interroga sulla necessità di una moratoria dalla riforma che ha previsto l’annessione dell’Autorità portuale di Brindisi a quella di Bari, gli operatori chiedono un confronto con le altre due authority.

“L’autorità portuale di Brindisi il 17 giugno scorso ha presentato  durante incontro con le altre due autorità di Taranto e  Bari  alcuni progetti dall’allargamento del  molo petrolchimico alla vasca di contenimento, dal progetto dei 5 accosti, al completamento della banchina di Sant’Apollinare- spiega Adriano Guadalupi- solo Brindisi aveva dei progetti di ampliamento gli altri due parlavano di manutenzione. Allora se la moratoria può servire a completare le opere o trovare i fondi per tali opere va bene, ma se deve essere una perdita di tempo e aumentare l’isolamento allora no. Una cosa è certa: la riforma ha previsto che Brindisi vada con Bari, ma allo stato attuale nessuno è venuto dal capoluogo per un confronto con Brindisi, né tanto meno qualcuno da qui è andato a Bari per capire cosa dobbiamo fare da grandi.”

Sulla moratoria ha qualche perplessità Teo Titi almeno se la si considera per 3 anni. Anche lui come Guadalupi ritiene sia necessario un incontro con Bari e Taranto. “ Noi dobbiamo prima di tutto  capire cosa vogliamo e cosa ci serve per il nostro porto- afferma Titi-  e poi relazionarci con  gli altri porti per comprendere quali opportunità abbiamo con uno o con l’altro, solo in questa ottica la moratoria ha senso. Altrimenti serve solo a perdere tempo, e il porto viene utilizzato .”

Intanto è stato fissato per mercoledì 7 settembre il consiglio comunale monotematico sul porto. La sindaca Angela Carluccio è a favore della moratoria, e in un primo momento era sembrato possibile trovare una condivisione unanime sulla questione tra tutte le forze politiche. Ma è di oggi la notizia che qualcuno cambia idea. Il consigliere di opposizione, ex candidato sindaco del Pd Nando Marino, che in campagna elettorale aveva sostenuto la necessità di chiedere la moratoria, si è ricreduto sulla questione. Quindi è contrario.

L’istanza di moratoria può essere presentata solo dal presidente della Regione, e il parere del consiglio comunale non è vincolante. Certo è che Emiliano non può non tenerne conto, ma a quanto pare qualcuno dei suo esponenti ha cambiato improvvisamente idea.

Lu.Po.

 

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