BRINDISI- “La città di Brindisi rivendica l’autonomia del suo porto” così il sindaco Mimmo Consales a pochi giorni dalla convocazione del comitato portuale, previsto per il prossimo 18 dicembre, interviene parlando del riordino del sistema portuale italiano e dell’ipotesi che Brindisi scompaia a beneficio di Taranto e Bari.
“Ho ribadito più volte – aggiunge Consales – anche a costo di provocare mugugni nella mia città, che siamo pronti a fare un passo indietro a fronte del progetto di creazione di un unico grande sistema portuale pugliese. In tal modo, infatti, si potrebbe davvero competere sui mercati internazionali ed assumere un ruolo strategico nel bacino del Mediterraneo, forti delle disponibilità di banchine e di infrastrutture nei tre grandi porti di Bari, Taranto e Brindisi”.
Secondo Consales invece “fortissime pressioni campanilistiche che potrebbero spingere il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio a dar vita a due Autorità di sistema in Puglia, localizzate a Taranto ed a Bari”.
“Questa soluzione appare, a mio parere- dice Consales- ,come l’ennesimo dannoso compromesso all’italiana in cui si scontentano tutti per non scontentare nessuno. Le responsabilità, in ogni caso, non appartengono esclusivamente al territorio, ma nascono da uno strano atteggiamento del Governo tendente a non chiarire in maniera inequivocabile i criteri che sono alla base delle scelte compiute in questo piano di riordino. E non è un caso che le polemiche si stiano sviluppando non solo in Puglia”.
“E’ evidente – conclude il Sindaco Consales – che in questa situazione di stallo decisionale, qualsiasi discussione di accorpare Brindisi a Taranto o a Bari non avrebbe motivo di esistere. Aspettiamo fiduciosi, pertanto, che questa vicenda diventi un serio argomento di dibattito, con il pieno coinvolgimento del Governo, della Regione e degli enti territoriali interessati”.
In tutto questo i parlamentari democratici locali sembrano avere un atteggiamento ben diverso, che già durante lo scorso consiglio monotematico sul porto furono chiari nel sostenere la soppressione dell’ente brindisino perché aveva prodotto solo “sprechi”.
Ed a proposito di porto, nel prossimo comitato si discuterà della concessione a Grimaldi. Sull’argomento interviene il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti.
“Ci aspettiamo un parere unanime e contrario da parte del Comitato portuale. Ma soprattutto mi aspetto che la Regione faccia fino in fondo la sua parte- dice il consigliere Bozzetti- Magari questa volta il Presidente Emiliano si potrà degnare di partecipare in prima persona, non andando ancora in deroga, come ormai troppo spesso capita, a quanto prescritto dalla legge 84/94, delegando una persona completamente estranea ed esterna all’apparato regionale”.
Contrario alla concessione a Grimaldi anche Si Democrazia che così interviene: “Si Democrazia, pertanto, invita il Commissario dell’Autorità Portuale di Brindisi e tutti i restanti componenti del Comitato Portuale a prendere atto della volontà già espressa o che sarà espressa dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione Puglia, rigettando la richiesta di concessione in questione o differendo l’esame della medesima, affinchè venga riformulata da Grimaldi secondo condizioni che contemperino le esigenze della stessa compagnia con gli interessi collettivi del territorio e delle comunità di Brindisi e pugliesi.
Non può assolutamente accadere, perché sarebbe veramente grave, che la volontà espressa da Comune, Provincia e Regione, ossia dagli enti rappresentativi dell’intero territorio della provincia di Brindisi e di Puglia, possa restare inascoltata”.
BrindisiOggi
Al di là di giochi politici e dimostrazioni di forza di questo o quello schieramento, ritengo che gli approdi debbano essere concessi. Si dice che non ne resterebbero per altre compagnie. Beh, non vedo la cosa di altre compagnie. Comunque se ne possono realizzare altri, che le banchine non mancano, per accontentare quelle compagnie che le dovessero richiedere. Affidandole alla Grimaldi, per lo meno per 20 anni una grande compagnia internazionale garantirà movimento al porto. E non è escluso che la presenza della Grimaldi spinga altri operatori a chiedersi: perchè noi no a Brindisi? In conclusione vorrei aggiungere che non capisco perchè questa debba essere una scelta dei politici di turno e non del mercato o degli economisti.
Quando nella Repubblica delle Banane, e soprattutto al Sud, accadono beghe del genere significa che le varie satrapie della politica si stanno scannando a morte per tenere conservate poltrone da conferire al solito politico e/o amministratore trombato e ( sempre) disonesto.Per cui farsi sfilare l’osso da sotto il naso da altri manigoldi brucia un po’ là dove non batte il sole.Però mi chiedo: ma oltre a questa Grimaldi, vi sono altre compagnie che stanno facendo una lotta all’ultimo sangue per “impadronirsi” del grandioso porto di Brindisi? E’ mai possibile che il nostro porto sia così sviluppato ed importante da smuovere gli appetiti di grandi società di trasporto? Non è che cosi’ facendo facciamo stufare l’unica compagnia disposta a fare scalo a Brindisi e poi dopo ci ritroviamo come l’aretino Pietro? Attenzione, ricordatevi da chi siamo amministrati……
Ma nessuno spiega concretamente le ragioni del no.