INTERVENTO/ Anche in questo caso il Comune decide di non decidere! Ha rimandato la sua decisione positiva/negativa sulla conformità urbanistica dei corpi di ormeggio (briccole) su costa Morena (porto intermedio) in un’altra “conferenza dei servizi” che non dovrà essere indetta dall’AdSP Mare Adriatico Meridionale, ma da un Ufficio superiore e terzo. Tempi lunghi! Intanto Brindisi non detiene banchine a sufficienza per gestire un traffico in aumento, quello delle navi ro-ro e ro-pax. Il progetto presentato all’ Amministrazione Comunale per una conformità urbanistica sicuramente è stato elaborato da professionisti seguendo la normativa in materia vigente sia italiana e sia europea. Non si tratta di un’opera portuale nuova, ma di elementi di ormeggio – briccole – atte a garantire maggiore sicurezza durante la manovra di accosto e di ormeggio delle navi in banchina. Che in quel tratto di banchina occorrono elementi di ormeggio sicuri, è risaputo, in quanto il porto medio, di Brindisi, diversamente dal porto interno, ha scarso ridosso dai forti venti settentrionali che potrebbero creare qualche difficoltà agli ormeggi. A Brindisi, con vento da ‘Maestrale’ e se si vuole ormeggiare una nave in andana e ancora di prua e cavo ad una boa servirebbero molte lunghezze di catena. Bene ha fatto l’AdSP e la Capitaneria di Porto a decidere in favore delle briccole, soluzione di ormeggio che garantisce più sicurezza, invece che delle boe. Qualcuno dirà che a Bari il sistema di boe è praticabile; ma l’incidenza dei venti su Bari è minore che a Brindisi; poi l’area interessata di Bari è più riparata e cio’ nonostante forse si utilizzano frequentemente i rimorchiatori. Però ci troviamo sempre di fronte all’esame della ‘normale’ di Brindisi. Normale e normalità che a Brindisi diventa un problema complesso per guadagnare tempo e per no “fare” niente. Ci si aspetta, ora, una considerazione tecnica e non fantasiosa da parte dei Piloti del Porto di Brindisi e dall’Autorità Marittima, che poi sono gli operatori primi che dovranno garantire alle navi un accosto e ormeggio sicuro per le operazioni di imbarco/sbarco merci. Un Assessore ai trasporti del Comune di Brindisi che cosa ne pensa? E gli operatori del cluster portuale sono concordi con un’amministrazione o cercheranno quasi tutti di cambiare porto? Ed allora, a Brindisi, niente dragaggi, niente banchine a Sant’Apollinare e niente briccole. Mentre a Bari non si commenta e ringrazia; si progettano nuove banchine e nuovo terminal con ‘piazza sula mare’. Il bene comune di Brindisi qual è ?
Adriano Guadalupi
Rappresentante Fedespedi
Tavolo di partenariato AdSPMAM
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