BRINDISI- Controlli antiterrorismo in aeroporto e nello scalo portuale, in due mesi 7 arresti, 4 persone denunciate, 108 persone respinte alla frontiera, questo l’esito delle operazioni di controllo eseguite dalla Polizia di Frontiera che in queste settimane ha avviato una collaborazione con il personale dei vettori e degli handler aeroportuali, addetti ai gate di imbarco, finalizzata a fornire un valido supporto nel riconoscimento del falso documentale, settore in cui il personale di polizia di frontiera risulta particolarmente preparato e formato.
Nei giorni scorsi, in particolare, presso l’Aeroporto del Salento , durante le operazioni d’imbarco dei passeggeri sul volo ”RYANAIR” “FR7738” diretto a Charleroy (Belgio), la polizia è intervenuta su richiesta dell’addetto al check-in, poiché uno straniero aveva esibito un titolo di viaggio per stranieri e un permesso di soggiorno di dubbia autenticità.
Gli agenti hanno così constatato che i documenti erano stati contraffatti ed hanno notato lo straniero che tentava di darsi alla fuga dileguandosi in compagnia di un suo connazionale. Bloccati entrambi all’esterno del piazzale della zona partenze, sono stati successivamente identificati, l’accompagnatore, Akpalla Wahid, 26 anni di Mambogou (Benin), residente a Galatina (LE), e l’uomo che voleva imbarcarsi per Saliou Abdou Haiki, 21 anni di Djougou (Benin).
Quest’ultimo, avendo tentato di lasciare il territorio nazionale esibendo un documento falso, è stato tratto in arresto ed associato alla locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Brindisi.
L’Akpalla, invece, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di un passaporto francese genuino, risultato rubato in Francia e pertanto deferito in stato di libertà per ricettazione.
Sull’episodio sono in corso indagini al fine di chiarire le modalità del possesso dei citati documenti.
Anche in ambito portuale, nonostante il consueto calo dei passeggeri dopo il periodo estivo, si sono registrati significativi risultati.
La scorsa notte, invece, un cittadino albanese, identificato come Cobo Arjan,51 anni, si è presentato in porto all’imbarco per il traghetto con destinazione Valona (Albania) tentando di rientrare nel suo paese di origine. Nel corso del controllo documentale è emerso a suo carico un provvedimento di esecuzione pena di un anno e mezzo emesso dall’autorità giudiziaria di Venezia nonché è risultato essere contravventore al divieto di rientro in Italia a seguito della sua espulsione. Pertanto è stato arrestato e posto a disposizione delle competenti autorità giudiziarie. Questi risultati si inquadrano nell’ambito di una attenta attività che da diverso tempo personale di questo Ufficio di Polizia di Frontiera, coordinato dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Mario Marcone, sta attuando volta al contrasto del fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, del traffico di sostanze stupefacenti nonché per le innalzate misure antiterrorismo, ormai consolidate nella quotidiana operatività e sempre oggetto di particolare attenzione.
Negli ultimi due mesi (dal 1 settembre ad oggi): 35.413 persone identificate e sottoposte a controllo, 7 persone denunciate in stato di arresto (reati di possesso e falsificazione di documento di identità, notifica ordini esecuzione pena per reati vari), 4 persone denunciate in stato di libertà (reati di truffa e ricettazione), 108
persone respinte alla frontiera esterna (poiché inammissibili in territorio Schengen, espulsi dal T.N., sprovvisti di idonei mezzi di sussistenza, etc.), 19 persone riammesse, 1.589 automezzi controllati, 2 automezzi sequestrati.
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