BRINDISI – Pochi tamponi e ritardi negli esiti. La provincia di Brindisi fa i conti con le lungaggini. All’ospedale Perrino sono ricoverati sospetti casi di Covid- 19 che a distanza di cinque giorni non hanno ancora conosciuto l’esito. Pazienti nei reparti in isolamento con famiglie a casa che non sanno se hanno contratto il virus, come la donna di 49 anni di Mesagne ricoverata il 18 marzo dopo febbre e problemi respiratori, che ancora non conosce il risultato del tampone. Non solo, ma non è arrivato dopo una settimana neanche l’esito dei tamponi effettuati sui pazienti della Chirurgia generale che erano stati a contatto con i due medici contagiati. Tutti quei pazienti erano stati sottoposti a screening ma dopo una settimana non sanno se sono positivi, e sono ancora ricoverati in ospedale. C’è poi il caso di una dottoressa dello stesso reparto di Chirurgia che si era messa in quarantena perché aveva alcuni sintomi sospetti, alla quale sino ad oggi non è stato fatto il tampone. La dottoressa vive a Bari.
A quanto pare l’accumulo dei ritardi si è venuto a verificare dopo il caso dell’ospedale di Castellaneta (provincia di Taranto) con il contagio di 9 dipendenti sanitari, in questo ospedale sono stati effettuati centinaia di tamponi tra personale e pazienti, tamponi che vengono portati a Foggia nello stesso istituto in cui si procede per l’analisi di quelli della Asl di Brindisi. I medici brindisini chiedono di fare presto perché si rischia che l’ospedale diventi un focolaio.
Lu.Po.
Continuo a scriverlo. Deve intervenire il sindaco e con urgenza