BRINDISI- Pista ciclabile, l’assessore ai lavori pubblici: “Stiamo valutando di abbandonare il progetto”. Troppi disagi non solo per realizzarla ma anche una volta finita , la pista ciclabile che attraversa Aldo Moro potrebbe essere un progetto da smantellare a sostenerlo è l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Brindisi , Gianluca Quarta.
“Il progetto della pista ciclabile ideato dalla precedente amministrazione comunale, che parte da via Palmiro Togliatti e prosegue per i quartieri Commenda, Santa Chiara, Sant’Angelo e Centro, è stato avversato dal sottoscritto sin dall’origine, ossia da quando sedevo sui banchi dell’opposizione. Ciò, non perché abbia una visione retrograda del mondo e della mobilità ma semplicemente perché ho sempre immaginato che questo specifico progetto, per come conformato, avrebbe creato nocumento, disagi e situazioni di rischio- spiega l’assessore- Man mano che i lavori sono andati avanti e hanno interessato viale Aldo Moro, le remore sono divenute certezze, perché è di tutta evidenza che il restringimento di strade già strette e ad elevato flusso veicolare può solo comportare conseguenze negative e giuste rimostranze da parte di cittadini e commercianti.Tuttavia, trattandosi di un progetto nato a valle di un finanziamento pubblico, bisogna prestare la massima attenzione nella valutazione delle conseguenze e di eventuali integrazioni di profili di danno erariale. Il primo step per uscire dalla situazione di impasse lo abbiamo compiuto rescindendo il contratto con la ditta appaltatrice. Il termine dei lavori, infatti, così come annunciato dall’allora sindaco Riccardo Rossi, era previsto per febbraio 2023. Al momento del mio insediamento, pertanto, mi sono ritrovato un progetto che scontava un incredibile ritardo rispetto al cronoprogramma e una condizione del cantiere indecorosa, come sanno bene tutti i cittadini. La posa in opera dell’asfalto da parte della ditta appaltatrice senza autorizzazione e in maniera non conforme al capitolato d’appalto ci ha spinto a chiudere il rapporto contrattuale ed a effettuare nuove valutazioni, solo adesso possibili”. Alla luce di tutto ciò il Comune sta valutando di abbandonare il progetto. “L’amministrazione comunale, in queste ore, sta vagliando economicamente, tecnicamente e giuridicamente la possibilità di abbandonare l’intero progetto e di ripristinare lo status quo ante. Certo, non nascondiamo che tale scelta implica rischi e presuppone il reperimento delle necessarie risorse per portare a termine l’operazione, che siamo certi troverebbe il gradimento di un’ampia fetta di cittadini- conclude Quarta- Tanto dovevo in termini di chiarezza e trasparenza verso i brindisini. Non suoni questa dichiarazione come una promessa ma come un impegno a valutare ogni percorso utile per restituire serenità a cittadini, residenti e commercianti delle zone interessate da questo opinabile progetto”.
BrindisiOggi
L’abitudine e oserei dire l’attitudine di noi Brindisini sembra essere oramai quella di straparlare e, spesso, senza avere cognizione di causa. Personalmente mi sono fatto un paio di domande sulla questione:
1) I/Il progettista della pista ciclabile era informato in materia?
2) Forse, come capita fin troppo spesso, l’Ufficio/l’amministrazione Comunale avevano urgenza di destinare/spendere risorse che altrimenti si sarebbero persi?
Il “recentissimo presente” ci dice, per esempio, che danari pubblici destinati alla realizzazione di un parcheggio sono stati buttati nella spazzatura (e non certo per un capriccio degli ignari Cittadini di Brindisi, ma forse per interessi privati) facendolo diventare “dambleau” spazio per cappelle gentilizie all’interno del cimitero Comunale. AL COMMENTATORE CHE MI HA PRECEDUTO VORREI SUGGERIRE DI FARE ATTENZIONE A GIUDICARE. PIUTTOSTO PRIMA DI PARLARE SI INFORMI SUI CONTENUTI E, SE NON HA TEMPO PER FARLO, SI ASTENGA. GRAZIE X LO SPAZIO
Sono pienamente d’accordo con l assessore Quarta come credo il 90% dei cittadini… È una pista che non ha nessuna ragione di esistere… almeno non in questa città dove le strade sono già strette e piene di rattoppi…
Questa restrizione sta già creando non poche difficoltà al traffico… Compreso pullman e ambulanze
In poche parole invece di risolvere i problemi della città, ( che non sono assolutamente quelli di una inutile pista ciclabile) ne state creando di nuovi.
Pertanto… Caro assessore briganti, quello che deve riflettere con la testa sulle spalle, è lei… Non pensiamo sempre ai soldi, ma a dare e fare qualcosa per questa meravigliosa città e farci vivere meglio non peggio.
Non dimenticate che è anche la vostra città!!
e che conoscendo noi non sarà mai utilizzata
Pista ciclabile o ri-ciclabile? Il progetto della pista ciclabile, nel contesto in cui è stato destinato, era di per sé irrealizzabile già sulla carta. Se prima dell’attuale restringimento della carreggiata, l’intenso traffico (specialmente al mattino) presentava numerosi rallentamenti e blocchi della circolazione, ora la situazione è decisamente peggiorata. Portare a termine il progetto significherebbe assecondare i disagi alla circolazione con conseguente incremento dello smog, dei ritardi nei trasporti pubblici e privati e ciò che è peggio, ostacolare i mezzi di soccorso e di emergenza fino a paralizzarli. Per quanto riguarda i soldi pubblici, bisogna fare un distinguo tra chi li ha spesi “male” prima e chi li spenderà “bene” dopo. Piuttosto, si proceda a smantellare tutto il più in fretta possibile. E chi ha sbagliato sapendo di sbagliare: paghi.
Assessore lei mi assomiglia alla mitica Penelope che disfaceva di notte ciò che faceva di giorno ,con la sola differenza che questi sono soldi pubblici ee no si possono sperperare in questo modo in nome e per conto della felicità dei cittadini ,le assicuro che non lo sono per niente, rifletta e ragiona con la testa di sopra
Concordo sul fatto che la pista ciclabile su viale Aldo Moro così come concepita è inutile e anche pericolosa tuttavia si potrebbe realizzare piuttosto una striscia ciclabile sul lato destro di ognuna delle due corsie di marcia del viale sfruttando il restringimento della aiuola spartitraffico centrale questo permetterebbe alle bici di poter avere uno spazio riservato per ogni senso di marcia più sicuro e senza intralcio alla circolazione