BRINDISI-Alle prime luci dell’alba di questa mattina, gli uomini della DIGOS e dell’UPGSP- Sezione Volanti della Questura di Brindisi hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari a carico di B.M., 54 anni, già noto alle forze dell’ordine, e suo figlio B.M. 24 anni.
I provvedimenti restrittivi emessi dal Tribunale di Brindisi- Sezione del Giudice delle Indagini Preliminari su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati adottati per fatti che risalgono al 30 gennaio scorso quando, a seguito di un lutto per la perdita di una congiunta già ricoverata presso l’Ospedale Perrino di Brindisi, i due si presentarono presso il locale Pronto Soccorso insieme a un gruppo di parenti e conoscenti pretendendo di vedere la povera defunta.
L’impossibilità di assecondare la richiesta dei parenti della signora da parte dei sanitari, nel pieno rispetto dei protocolli adottati dal Ministero della Salute sin dall’inizio dell’emergenza pandemica, con il conseguente invito a liberare la zona Triage, aveva incontrato la comprensione della maggior parte dei componenti del gruppo di parenti e amici. Non dello stesso avviso erano stati i due destinatari del provvedimento restrittivo che avevano reagito in malo modo aggredendo verbalmente e fisicamente il medico di servizio e un infermiere. Nell’immediatezza venivano fatte confluire verso l’ospedale Perrino tutte le pattuglie delle forze di Polizia impegnate nel dispositivo di controllo del territorio. Gli operatori delle pattuglie riuscivano a contenere le invettive dei due indagati nonostante si fossero scagliati verbalmente anche contro alcuni degli operatori di Polizia che, nella circostanza, si erano avvalsi della collaborazione di un operatore della Polizia Scientifica.
Riportata la calma con l’allontanamento dei due soggetti e degli altri parenti e conoscenti si ripristinava il servizio del Pronto Soccorso senza ulteriori interventi per non creare ulteriori turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica ma immediate partivano le indagini che si concludevano con la richiesta di applicazione della misura coercitiva degli arresti domiciliari eseguita quest’oggi nell’ambito del procedimento penale che vede nella veste di indagati altri due giovani componenti il gruppo.
Per tutti i reati contestati sono quelli di interruzione di pubblico servizio, violenza e minaccia a pubblico Ufficiale in concorso tra loro.
Il Questore di Brindisi rinnova la propria vicinanza e quella della Polizia di Stato al personale sanitario che sarà tutelato in ogni modo e a cui deve andare , soprattutto in questo periodo, la gratitudine della collettività.
BrindisiOggi
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