Picchiano a sangue un pensionato, arrestati per usura i titolari di un noto bar

OSTUNI- Padre e figlio prestavano ed estorcevano denaro ad un pensionato con la mania del gioco, non solo, lo picchiavano affinchè restituisse le somme con interessi sino al 15% mensili.Attività Commerciale

SAPONARO R classe 1956Renato (detto Renatone) Saponaro, 58 anni, ed il figlio  Donato (detto Antonio) , 30 anni , sono finiti in manette questa notte.  Gli agenti del commissariato di Ostuni, guidati dal vice questore aggiunto Francesco Angiuli, li hanno arrestati al termine di una serie di indagini  che hanno appurato le attività illecite dei due congiunti .

I fatti risalgono ad un anno e mezzo fa ma la vittima solo negli ultimi mesi ha avuto il coraggio di denunciare i suoi aguzzini.

SAPONARO D classe 1984Donato Saponaro è il titolare di un noto bar della città bianca, il “ Bar Vivere”. All’interno del suo locale, un anno fa,  aveva individuato la vittima, un ex dipendente statale di 71 anni. Il pensionato passava ore  alle slot machine, sperperando il denaro.  Intuendo le difficoltà della vittima. Donato Saponaro con il padre avevano cominciato a prestargli denaro che poi costringevano a restituire con interessi da usurai, 10% anche 15% al mese su importi da 10 a 12mila euro.

La vittima ad un certo punto non è riuscito più a pagare il suo debito ed allora padre e figlio hanno cominciato a ricattarlo. Poiché l’uomo possedeva una casa in campagna di pregiato valore, i Saponaro hanno iniziato a pretendere che il pensionato ne cedesse la proprietà. Al rifiuto dell’uomo,  padre e figlio lo hanno aggredito violentemente in volto minacciandolo di raccontare della sua ludopatia ai figli.

La vittima alla fine,  con coraggio, si è rivolta alla polizia denunciando i ricatti e le violenze.arresto2

Da qui le indagini della polizia, mesi di pedinamenti ed intercettazioni che hanno confermato l’attività illecita di padre e figlio. Non solo, durante una delle perquisizioni all’interno del bar è stato trovato un libretto con degli appunti che potrebbe dimostrare l’esistenza di altre persone vittime di usura.

 Questa notte quindi  l’ordine di arresto  per Renato e Donato Saponaro a firma del gip Paola Liaci su richiesta del pm Giuseppe De Nozza con l’accusa di usura, estorsioni, violenza privata, lesioni aggravate, minacce.

Appostamento con incontro tra  SAPONARO e la vittima.Renato Saponaro, già con precedenti penali, è stato rinchiuso nel  carcere di Brindisi, mentre Donato Saponaro è stato ristretto agli arresti domiciliari. Entrambi sono difesi dall’avvocato Francesco Sozzi.

Lucia Pezzuto

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