BRINDISI- Due anni e due mesi per Tiziano Cannalire, il 23 enne brindisino arrestato ieri dagli agenti delle Volanti dopo aver picchiato e minacciato un ragazzo a seguito di un incidente stradale. Cannalire è stato processato questa mattina per direttissima. Il pm Milto De Nozza per lui aveva chiesto 2 anni e 9 mesi, il reato contestato era quello di tentata estorsione, in quanto il 23 enne avrebbe picchiato l’autista dell’altra auto coinvolta nel sinistro per “convincerlo” a sporgere denuncia alla propria compagnia assicurativa, nonostante fosse stato lo stesso Cannalire a provocare il sinistro. Il giudice Stefania De Angelis ha comminato una pena di 2 anni e 2 mesi da scontare ai domiciliari.
Il difensore di Cannalire, l’avvocato Luca Leoci è pronto a ricorrere in appello, contro la decisione del giudice. Secondo la difesa non si tratterebbe di una tentata estorsione, ma l’aggressione sarebbe scaturita dalla lite su chi avesse torto nel sinistro.
Il fatto si è verificato martedì. Un ragazzo sarebbe finito in ospedale dopo essere stato aggredito da Cannalire. Il 23 enne avrebbe provocato il tamponamento poi sarebbe sceso dall’auto e avrebbe picchiato e aggredito l’autista dell’altra vettura. Cannalire lo avrebbe minacciato affinchè la vittima si assumesse la responsabilità del sinistro, facendogli presente che si trattava di uno “pericoloso”. Il ragazzo una volta in ospedale ha denunciato tutto alla polizia. La mattina dopo gli agenti delle volanti, al comando del vice questore Alberto D’Alessandro, hanno arrestato l’uomo che si trovava a bordo della sua auto.
BrindisiOggi
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