BRINDISI- La piattaforma intermodale nell’area retroportuale di Brindisi a rischio finanziamento. La Regione Puglia ha inserito il progetto dell’Asi in seconda fascia, nonostante questo abbia già ottenuto autorizzazioni e il vai libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici. In poche parole se ci fossero le risorse si potrebbe già passare al cantiere. Il ministero delle Infrastrutture ha stanziato 550 milioni di euro per opere della Regione Puglia, ha chiesto di elencare 13 progetti, tra questi è stata inserita anche la piattaforma brindisina, ma in seconda fascia, indicando in prima progetti dell’area barese.
Essere in seconda fascia pone il rischio che l’opera non sia finanziata, perché le risorse verranno prima utilizzate per quelle in prima. Era già accaduto in passato quando nel finanziamento Puglia Corsara la Regione decise di finanziare il progetto di Taranto e Bari lasciando a terra la piattaforma intermodale brindisina. Una struttura per la movimentazione e lo stoccaggio delle merci che collega il traffico marittimo e quello ferroviario.
A lanciare l’allarme è il presidente del consorzio Asi Marcello Rollo che sin dal suo insediamento si è attivato per accelerare le procedure per la concretizzazione del progetto.
Rollo accompagnato dall’ingegnere Donato Caiulo nei giorni scorsi è stato a Roma per sostenere l’opera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, temendo che questa decisione della Regione potesse penalizzare il territorio di Brindisi. “Ancora una volta la Regione trascura un’opera per Brindisi- spiega Rollo- non voglio fare polemica ma in prima fascia sono stati inseriti progetti che sono ancora in fase preliminare, mentre il nostro potrebbe già essere cantierizzato. Eppure con l’assessore Minervini, allora assessore regionale ai Trasporti, avevamo attivato tutte le procedure”.
Intanto domani pomeriggio a Brindisi presso il porticciolo turistico sarà presente l’attuale assessore regionali ai Trasporti Giannini invitato dal consigliere regionale di Sel Giovanni Brigante tra i temi trattati quello della piattaforma logistica.
Ma mentre si parla le azioni concrete vanno in altre direzioni. E si teme che il progetto brindisino possa non essere finanziato.
BrindisiOggi
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