Piano maxi emergenze, Amati: “Sulla carta funziona. Ma abbiamo fatto sapere ai grandi del G7 che non c’è la Radiologia interventistica?”

BRINDISI- Piano maxi emergenze, Amati: “Sulla carta funziona. Ma abbiamo fatto sapere ai grandi del G7 che dopo 122 giorni non c’è la Radiologia interventistica?”. Così il Consigliere regionale Fabiano Amati riaccende i riflettori sulla mancanza di radiologia interventistica e l’occasione è data dal piano maxi emergenze che verrà adottato in occasione del G7 a Brindisi.
“Il Piano delle maxi emergenze della ASL di Brindisi, peraltro quasi uguale a quello di altre ASL italiane, è ben fatto e funziona. Ma solo sulla carta. E ciò non perché non siano state effettuate le pur necessarie simulazioni, ma per altri è più corposi motivi. Senza la Radiologia interventistica, infatti, l’ospedale Perrino di Brindisi non è configurabile quale Centro di trauma e quindi di presidio di riferimento per le maxi emergenze- dice Amati- Dopo 122 giorni dall’ultimo impegno a dotare il Perrino della radiologia interventistica nel giro di qualche ora, non è accaduto nulla, continuando a mettere a repentaglio l’assistenza ordinaria e figurarsi quella straordinaria da emergenza o maxi emergenza. A ciò si aggiunga che, con dati alla mano, non sembra che il personale in organico sia in grado di soddisfare le esigenze emergenziali previste dallo stesso Piano. Considerando l’evento più prossimo ad alto rischio, mi chiedo se di queste carenze sono al corrente i grandi della Terra del G7 e gli organismi di sicurezza impegnati nell’organizzazione. Una ASL piccola come quella di Brindisi non è in grado di gestire per motivi oggettivi una maxi emergenza, anche a prescindere dal G7 e dai rischi connessi, senza il supporto di un’organizzazione interaziendale, a cominciare da quella occorrente per dotare il Perrino della Radiologia interventistica.  Senza iniziative e provvedimenti interaziendali, che peraltro sono obbligatori in virtù della norma recente di centralizzazione del reclutamento e della gestione del personale, l’unico modo per gestire una maxi emergenza è quello di sperare che nulla accada”.

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