
BRINDISI- Piano di riordino ospedaliero tra chiusure e servizi dimezzati, si mobilitano i sindacati.
CGIL, CISL e UIL uniti contro il nuovo piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia, la protesta davanti ai presidi ospedalieri di Brindisi, Francavilla Fontana, Mesagne, S.Pietro, Fasano, Ostuni, Ceglie e il centro ambulatoriale di Via Dalmazia.
Tutte le categorie sindacali, mercoledì scorso sono state impegnate a fare volantinaggio per informare i cittadini della battaglia regionale che si sta portando avanti da mesi contro un piano di riordino ospedaliero che non darebbe risposte concrete al bisogno di cura delle persone.
Protesta anche lunedì 12 dicembre, cittadini e sindacati da tutta la Puglia arriveranno a Bari, sotto la sede della Regione.
“In questi mesi le proposte sindacali, che rivendicavano una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario pubblico che attenuasse le criticità evidenti in cui operano le ASL, al di là dei diktat ministeriali, non sono state recepite- dicono i sindacati- CGIL, CISL e UIL ,a Brindisi, hanno da sempre contestato la proposta di Piano di riordino regionale evidenziando che con la percentuale più bassa di rapporto posti letto/abitanti, con l’aumento esponenziale di patologie, con i servizi territoriali che non funzionano, con le lunghe liste d’attesa, con il personale che manca, non può essere ancora penalizzata con il taglio di tre ospedali su 8 che vengono chiusi in Puglia!”.
I sindacati chiedono di riprogrammare l’offerta sanitaria proponendo un Piano di riordino che: riqualifichi la spesa di beni e servizi combattendo sprechi e ruberie; riequilibri su base territoriale il numero dei posti letto della rete ospedaliera; riorganizzi e rifondi la Medicina Territoriale, riconvertendo contestualmente gli Ospedali chiusi e da chiudere in presidi territoriali di assistenza; preveda un intervento straordinario di assunzione di personale sanitario, per far fronte ai 5.000 posti vacanti; abbatta le liste di attesa con progetti finalizzati e verificabili ;acceleri le procedure sulla centrale unica degli acquisti; ridisegni la sanità privata, abbatta la mobilità passiva elevando i punti di eccellenza.
BrindisiOggi
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