BRINDISI- Accorpamenti, servizi deospedalizzati e trasferimento del personale sono i provvedimenti che saranno adottati nell’ambito del piano di riordino ospedaliero per il territorio di Brindisi.
E’ quanto emerso nel confronto di questa mattina a Palazzo di città al quale hanno preso parte i sindaci della provincia brindisina ed il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone.
Nel Piano di Riordino Ospedaliero e Territoriale della ASL BR, la priorità è rappresentata dalle strutture territoriali ed intermedie, ai Distretti Socio-Sanitari e alla loro integrazione con le attività ospedaliere.
“E’ necessario alla progressiva deospedalizzazione dei servizi investendo sul territorio- spiega la Asl di Brindisi- qui deve trovare soddisfazione la maggior parte della domanda di salute dei cittadini, in particolare per quanto riguarda le cure primarie, riservando all’ospedale il compito di gestire soprattutto le emergenze/urgenze, le acuzie e l’alta specializzazione”.
I tre poli ospedalieri presenti sul territorio di competenza della ASL BR (Brindisi, Francavilla, Ostuni) si differenziano fra di loro per tipologia di azione e, in questo momento, sono tutti oggetto di interventi per la risoluzione dei problemi di riorganizzazione logistica, strutturale e messa in sicurezza.
“Tuttavia oggi si è obbligati a porre la dovuta attenzione anche alle fonti di finanziamento- dicono ancora dall’azienda sanitaria- la ASL BR destina l’80% delle risorse economiche ai servizi ospedalieri, spesa che in gran parte viene assorbita dai laboratori di analisi e dai servizi di farmacia, mentre le disposizioni ministeriali assegnano all’assistenza ospedaliera il 40% delle risorse complessive”.
Oggi il Ministero impone alle Regioni, e quindi alle ASL, di tenere i conti economici in equilibrio, e considerato che i nostri ospedali contribuiscono a produrre un disavanzo di bilancio, se non si interviene tempestivamente nel giro di quattro anni si corre il rischio di un commissariamento.
La riorganizzazione dei servizi ospedalieri avrà anche ripercussione sulla gestione del personale: molti operatori dovranno accettare di lavorare in sedi diverse da quelle di assegnazione attuale a causa di accorpamenti o trasferimenti dei Servizi. Gli Stabilimenti Ospedalieri di Fasano-Cisternino e San Pietro Vernotico verranno organizzati in strutture o servizi a supporto dei Presidi Ospedalieri, come potenziamento dei servizi territoriali esistenti o con l’apertura di nuovi.
“L’auspicio- conclude la Asl- è che si arrivi a soluzioni condivise superando interessi campanilistici, con una percezione unitaria delle esigenze del territorio a garanzia del diritto alla salute. Un lavoro sinergico, quindi, perché quando ci si confronta su tematiche concrete e si lavora attraverso la condivisione di intenti è possibile portare a casa i risultati sperati”.
BrindisiOggi
….Però ci mettiamo il cappotto anzichè stendere un velo pietoso!