BRINDISI- Contogi galla rovescia per il nuovo piano della sosta, da giovedì si cambia. Tutto pronto o quasi per l’entrata in vigore del nuovo piano della sosta che rivoluzionerà le abitudini dei brindisini. Nuove strisce, nuove rincari e soprattutto una nuova segnaletica da seguire con molta attenzione se non si vuole incorrere in sanzioni. A questo proposito nell’ultimo incontro tra l’ufficio tecnico del Comune di Brindisi e il nuovo comandante della polizia municipale, Antonio Orefice, sono state inoltrate alcune integrazioni al piano proprio da quest’ultimo. In pratica il comandante ha chiesto di introdurre oltre alla segnaletica ordinaria anche una segnaletica aggiuntiva e complementare che spieghi meglio fasce orarie e tariffe. Si tratta di una segnaletica luminosa con lo schermo sul quale scorrono le informazioni, tutto questo per aiutare i cittadini ad interpretare il nuovo piano. Non solo, per una maggiore sicurezza, è stato proposto anche di istallare sulle strade a percorrenza veloce, come i corsi principali e viale Prov.le per San Vito, dei passaggi pedonali rialzati. La loro presenza dovrebbe indurre gli automobilisti e frenare in prossimità delle strisce bianche e in generale a mantenere una velocità adeguata ad un centro urbano. Le proposte del comandante Orefice sarebbero state ben recepite dai tecnici del Comune di Brindisi che nelle prossime ore dovrebbero, a meno di impedimenti dell’ultimo secondo, metterle in pratica. Intanto gli uomini della Multiservizi stanno completando il posizionamento dei nuovi parchimetri e ridefinendo le strisce bianche e blu. Non mancano le polemiche sulla presenza delle nuove strisce blu anche la dove sino a qualche tempo fa erano bianche per non parlare della nuova tariffa che vede aumentare il costo della sosta del doppio dopo la prima ora nella cosiddetta zona rossa, in particolare intorno a piazza Matteotti nel cuore del centro storico.
BrindisiOggi
Bravo il comandante Orefice.
Nella gestione della viabilità cittadina occorre far sentire con determinazione la voce di chi opera quotidianamente in strada, e non subire passivamente le decisioni di chi siede dietro una scrivania, come finora è stato fatto.