ROMA- Ventiquattro Autorità portuali raggruppate in otto “Autorità di Sistema portuale”. Per Brindisi nascerebbe il sistema pugliese con Taranto, Bari e Manfredonia. Questo è il progetto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti secondo quanto anticipato oggi dal Secolo XIX. Questo emerge nel “Piano strategico della portualità e della logistica”, un documento di 195 pagine che contiene le linee-guida della riforma dei porti.
Nel dettaglio, il ministero prevede la creazione di 8 nuovi Authority: la Nord Tirrenica accorperà le attuali funzioni dei porti di Genova, La Spezia, Savona e Marina di Carrara; Nord Adriatica: Venezia, Trieste, Ravenna e Ancona; Tirrenica Centrale: Livorno, Piombino e Civitavecchia; Sarda: Cagliari-Sarroch e Olbia-Golfo Aranci; Campana: Napoli e Salerno; Pugliese: Bari, Brindisi, Taranto e Manfredonia; Calabra e dello Stretto: Gioia Tauro e Messina; Siciliana: Palermo, Catania ed Augusta.
“In tali soggetti – scrive il ministero – potranno essere concentrate tutte le principali funzioni di promozione, pianificazione, gestione e controllo oggi attribuite alle Autorità Portuali. Il presidente sarà nominato direttamente dal ministro, di concerto con il presidente della o delle Regioni interessate, mentre il relativo Comitato di Gestione sarà composto, oltre che dal presidente, da ulteriori membri nominati uno ciascuno dalle Regioni interessate e, ove presenti, dalle città Metropolitane ed in ogni caso non potrà essere composto da più di cinque membri, con l’eccezione dell’Autorità Nord Adriatica. I direttori delle Direzioni Portuali parteciperanno al Comitato, ma senza diritto di voto”.
Haralambides potrebbe essere l’ultimo presidente dell’Autorità portuale brindisina. A giugno scadrà il suo mandato, salvo che non dovesse essere nominato un commissario, potrebbe ottenere una proroga sino all’approvazione della riforma
BrindisiOggi
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