CARMIANO- Pestato a sangue per aver sfiorato lo specchietto retrovisore di un’auto, una telecamera riprende l’aggressione, 25enne brindisino nei guai.
I fatti sono accaduti a Carmiano il 21 gennaio scorso quando un 55enne è stato aggredito brutalmente da uno sconosciuto.
La vittima era scesa dalla sua vettura e percorreva via Nicolì quando all’improvviso una Smart si sarebbe avvicinata a tal punto da sfiorare lo specchietto retrovisore senza alcun danno.
Tuttavia il conducente della Smart visibilmente alterato è sceso dalla vettura ed ha cominciato ad aggredire la vittima a calci e pugni.
Poi l’aggressore rivolgendosi ad una ragazza che viaggiava con lui a bordo della Smart, scesa dall’auto le ha chiesto di andare a prendere un coltello dalla macchina.
Anche la ragazza si è scagliata sulla vittima oramai inerme per terra sferrando calci.
Successivamente i due si sono allontanati dalla persona aggredita dirigendosi verso la Smart, ma subito l’uomo è ritornato dall’aggredito per minacciarlo verbalmente, intimandogli di ricordarsi bene la sua faccia, dopodiché si allontanava.
Nonostante fosse ferito e barcollante, il 55enne è riuscito a rilevare la targa della Smart ed a raggiungere il pronto soccorso del “Vito Fazzi”, dove gli veniva riscontrata una “frattura chiusa delle ossa nasali, frattura parcellare ossa nasali proprie, frattura spina nasale, flc cute piramide nasale, contusione mano destra”.
A seguito della denuncia, sono state effettuate da personale della sezione volanti le prime ed immediate indagini finalizzate all’individuazione del responsabile.
Purtroppo la targa rilevata dalla vittima era errata poiché risultava abbinata ad una Fiat Grande Punto . Attraverso una serie di combinazioni effettuate cambiando le lettere della sigla alfanumerica, gli agenti hanno rintracciato la Smart.
Risalendo così all’intestatario, i poliziotti della sezione volanti hanno verificato che quest’ultimo era persona nota alle Forze di Polizia ed era stato fotosegnalato per C.P.M., 25enne brindisino.
La vittima , invitato per un riconoscimento, confermava senza ombra di dubbio che la persona verso la quale erano state dirette le indagini era l’aggressore.
Al fine di raccogliere ulteriori elementi di prova, i poliziotti hanno verificato nella zona dove vi era stata l’aggressione la presenza di telecamere, acquisendo un filmato che riprendeva con una certa nitidezza il passaggio della Smart dalla quale scende l’aggressore che si scaglia con calci e pugni contro un uomo indifeso facendolo cadere per terra ed in quel momento una ragazza avvicinatasi alla persona per terra sferra anche lei dei calci.
Alla luce degli accertamenti portati a termine e considerata la trascorsa flagranza C.P.M. è stato denunciato all’autorità giudiziaria per lesioni gravi.
BrindisiOggi
Vogliamo i nomi
Ha ragione Angela. Perchè di questi balordi, che creano vero allarme sociale, ci viene risparmiata la lettura integrale del nome e cognome, con foto allegata?
Non solo ha torto fa pure il brindisino cafone,potete stare pure soli in un isola sempre vi fate riconoscere.
Ma perchè per questi nostri emeriti concittadini, dei quali andiamo orgogliosi ogni giorno di più, non è dato di vedere in prima pagina il loro faccione contento e rubicondo con nome e cognome stampato a chiare lettere? Potrebbe essere di aiuto per noi poveri cittadini qualora un un giorno dovessimo trovarcelo davanti con la sua SMART (che significa “intelligente” pensate!!) accompagnato da cotanta donzella (così figa e chic che le sorelle Borromeo neanche le vede)? Non fosse altro potremmo evitare di dover ricorrere ai filmati di telecamere (che dubito in questa città dove nulla funziona possano funzionare) per poterlo riconoscere.
Uno strazio, davvero, ogni giorno di più
SICURAMENTE RIMARRA’ IMPUNITO E POTRA’ VANTARSI CON GLI AMICI DI ESSERE FORTE. VOGLIAMO I NOMI DELL’IMBECILLE E DELLA SUA TR..A