CEGLIE MESSAPICA- Da marzo a oggi aveva accumulato 4 denunce da parte della ex moglie. Questa notte, però, sono scattate la manette ai polsi di Vincenzo Tarì, 45enne di Ceglie Messapica, per atti persecutori nei confronti della ex coniuge, una 36enne del posto. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato dopo che i carabinieri della stazione di Ceglie Messapica, guidati dal maresciallo Sante Convertini, sono stati allertati dai vicini della donna.
L’uomo, un operaio, si era appostato sotto l’abitazione della 36enne e la stava minacciando pesantemente. Da quando il loro matrimonio era finito, nel dicembre del 2012, Tarì non si era rassegnato a perdere la moglie, madre anche della sua unica figlia. L’insistenza dell’uomo, però, ha portato la donna, che ha intrapreso una relazione con un nuovo compagno, a denunciarlo ben 4 volte da marzo o oggi: pedinamenti, insulti e minacce sempre più pesanti, fino a giurarle la morte se non fosse tornata con lui. Nei mesi scorsi, i militari avevano intimato più volte all’operaio di desistere da quel tipo di condotte nei confronti della sua ex coniuge ma l’uomo non ha mai rispettato le prescrizioni degli uomini dell’Arma. Fino a stanotte, quando i carabinieri hanno messo la parola fine all’incubo della 36enne, fermando Tarì, dopo un secondo intervento nei pressi dell’abitazione della perseguitata, che ora si trova nel carcere di Brindisi a disposizione del pm Manuela Pellerino.
M. D.
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