Perseguitata e minacciata dall’ex anche nel giorno della festa della donna, arrestato 59enne

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OSTUNI- Non si rassegnava alla fine della loro storia e da tre anni perseguitava l’ex. Arrestato per violenza e minacce un 59enne, nato a Ceccano ma residente a San Michele Salentino.

FOTO DE CAMILLIS Mattia classe 1957Perseguitata anche nel giorno della festa della donna, chiusa in casa con la paura di essere aggredita, ieri una donna di San Michele Salentino ha messo fine al suo incubo

Gli agenti del commissariato della Città Bianca hanno arrestato Mattia De Camillis dando esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, Stefania De Angelis, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica presso la Procura di Brindisi, Simona Rizzo.

L’uomo è accusato di stalking e violenza privata aggravati.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

La denuncia a carico dell’uomo era stata presentata sul finire di gennaio scorso, una donna  di San Michele Salentino si era  presentata al commissariato di Ostuni  raccontando dell’ex convivente che, da tempo, rendeva la sua vita un vero e proprio calvario.

La  donna aveva  raccontato agli investigatori che l’ossessione persecutoria dell’uomo era stata la causa principale della fine della loro relazione sentimentale, una decisione, quella di interrompere la convivenza, cui la signora era stata indotta dalla follia del compagno che voleva esercitare letteralmente il controllo, in tutto e per tutto, nei confronti della sua persona. Ma, proprio l’interruzione della storia sentimentale iniziata nel 2012 e costantemente e quotidianamente fatta di alti e bassi, aveva determinato l’ingenerarsi di un vero e proprio inferno per la vittima, non più libera di fare un passo senza il consenso del suo ‘padrone’.

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L’uomo, di fatti, era costantemente presente in tutti i luoghi in cui si trovava la malcapitata tanto che la stessa non poteva nemmeno svolgere liberamente il lavoro di badante nei confronti di anziani signori bisognosi di cure perché la sola presenza di altri uomini, anche solo parenti delle persone assistite, faceva andare su tutte le furie il soggetto che non rinunciava, come aveva fatto in innumerevoli occasioni, di avvicinarli e di minacciarli anche di andare incontro ai peggiori mali, se solo si fossero avvicinati alla denunciante. Il risultato di tale condotta era che la vittima veniva licenziata dai suoi datori di lavoro in quanto costretti ad allontanarla pur di non subire la collera dello stalker.

Questi addirittura non perdeva occasione di percuotere chiunque provasse anche per un comunissimo motivo ad avvicinarsi alla donna dicendo a tutti che la stessa era solo ed esclusivamente sua e che nessuno avrebbe dovuto avvicinarla, neanche per parlarci. Una vera e propria ossessione quella del De Camillis che lo portava a pedinare costantemente durante la giornata la denunciante come se si trattasse della sua ombra, facendola pertanto sprofondare nel più profondo sconforto e determinandole un perdurante stato di ansia e di agitazione, rese ancora più asfissianti dall’avvertimento che l’arrestato di sovente le rivolgeva, dicendole che se l’avesse denunciato alla polizia, l’avrebbe ammazzata. Così come avrebbe eliminato non solo gli uomini che anche per un solo ordinario motivo si fossero avvicinati alla vittima, ma anche le sue amiche, colpevoli, a dire dell’arrestato, di riempirle la testa di cose infondate che finivano per allontanarla da lui.

Emblematici , sono stati dei veri e propri inseguimenti che  l’uomo effettuava nei confronti della donna che lo trovava già presente presso l’autogrill ove il pullman che conduceva le braccianti agricole nelle campagne di Polignano a Mare era solito tutte le mattine fare la sosta per la colazione. Ancor prima che il mezzo giungesse in loco, l’uomo era già lì ad osservarla solo ed esclusivamente per il ‘piacere’ di farle percepire la sua ingombrante ed assillante presenza.

Accadeva così che la donna veniva licenziata anche dal lavoro di bracciante agricola proprio in ragione dei perduranti atti persecutori . L’uomo era arrivato persino a speronare l’autovettura condotta da un’amica della  sua ex lungo il tragitto che da San Michele Salentino conduce a Carovigno dove la vittima svolgeva l’attività di badante.

La donna così esasperata ha chiesto aiuto ad una volante del commissariato di Ostuni che, giunta nel luogo in cui era segnalata la presenza dell’individuo, effettivamente lo identificava . Nel corso  della  perquisizione veicolare a carico di De Camillis gli agenti hanno rinvenuto  un coltello a serramanico di genere vietato e un manico di legno.

Ieri l’epilogo con l’arresto dell’uomo.

“La vicenda descritta consente di porre l’accento sull’importanza dell’atto di denuncia in generale ed, in particolar modo, in questo genere di situazioni in cui, anche una decisione ritardata di rivolgersi alla Polizia di Stato può essere fatale e rappresentare un punto di non ritorno per le vittime di soprusi e maltrattamenti di ogni genere- dice il vice questore aggiunto Gianni Albano-La polizia di Stato, pertanto, costantemente in prima linea nell’azione di prevenzione e di repressione dei reati rientranti nella c.d. violenza di genere, invita la Collettività tutta a rivolgere alle Istituzioni competenti le dovute ed importanti segnalazioni, al fine di non dare un ulteriore possibilità di violenza ai propri aguzzini e onde bloccarli con fermezza e decisione”.

BrindisiOggi

 

 

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