BRINDISI- Perseguitava la ex, le rendeva la vita impossibile nonostante avesse avuto il divieto di avvicinarsi, la Squadra mobile di Brindisi arresta un brindisino di 46 anni.
L’indagine era partita questa estate, venerdì scorso il personale della Squadra Mobile brindisina ha rintracciato in città il 46enne ritenuto autore delle condotte persecutorie andate avanti dal 2015. Ingiurie, telefonate e anche percosse davanti a testimoni. Dopo la reiterazione di questi comportamenti nel periodo estivo il pm Manuela Pellerino ha chiesto l’arresto dell’uomo, misura accolta dal gip De Angelis. Il 46enne si trova ai domiciliari.
L’indagato per analoghi fatti nel giugno dello scorso anno, era stato raggiunto da altra misura cautelare che disponeva il divieto di avvicinarsi alla vittima.
“Nonostante gli sforzi fatti nel tempo- si legge in una nota della questura di Brindisi- i casi di molestia, di maltrattamento, gli atti persecutori non diminuiscono, non accennano ad essere banditi e spesso sono anche oggetto di una sorta di giustificazione, soprattutto quando avvengono tra le mura domestiche: cosa che rende estremamente difficoltoso riuscire a scoprire i casi che giornalmente si consumano.Le denunce non sono mai tantissime e ciò per i motivi più svariati: il terrore delle vittime di una ritorsione, preoccupazione di sciogliere un vincolo familiare o relazionale cui si tiene particolarmente nonostante le umiliazioni e le vessazioni subite, timore di perdere i figli e tanto altro”.
BrindisiOggi
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