MODENA- Sono trascorsi nove mesi dal terribile incidente stradale che ha strappato alla vita Fortunato Diego Palaia, un giovane di appena 24 anni, originario di Squinzano. La tragedia si consumò a Modena, dove la Diego è morto in sella alla sua moto travolto da un’auto, con lui c’era anche il fratello Pierpaolo, che pur rimanendo gravemente ferito, fortunatamente si salvò.
Il nostro giornale riportò la notizia, era un nostro conterraneo, in qualche modo ci aveva toccato.
Oggi il papà di Diego e di Pierpaolo, Claudio Palaia, ci ha scritto lasciando queste poche righe che raccontano la storia dietro la notizia. Ogni commento è superfluo ma riteniamo di dover condividere con i nostri lettori lo sfogo di questo padre ferito.
“Sono arrivato al Nord nel 2004,con tanti sacrifici, ho cresciuto i miei due bimbi, privi di tutto quello che ogni bambino potesse desiderare. Giunti all’età matura,quando ormai,erano diventati ometti,il menefreghismo di un’automobilista mi ha portato via il mio Diego e tentato di prendersi anche il mio Pierpaolo.
Autista distinto,di buon ceto sociale,ma menefreghista per tutto il resto,nessun messaggio,nessuna ambasciata,nessuno scrupolo di coscienza per ciò che ha procurato. Spero che lassù,qualcuno gli riservi lo stesso dolore che ci ha riservato a noi.
Il suo papà”
Attualmente, l’articolo 589 del Codice penale, collegato al Codice della strada, parla di omicidio colposo (dovuto a imperizia, imprudenza), con pene da 2 a 10 anni per chi causa gravi incidenti in stato alterato da droghe o alcol. Oggi l’Associazione vittime della Strada, e tanti genitori si battono affinchè le morti sull’asfalto vengano riconosciute come omicidi stradali. Il nuovo reato prevederebbe, se mai arrivasse, una pena da 8 a 18 anni per chi causa gravi incidenti in stato alterato da droghe o alcol, l’arresto in flagranza di reato, e il ritiro definitivo della patente (“ergastolo della licenza di guida”).
Lucia Pezzuto
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