Perquisizioni a Sant’Elia: cocaina, marijuana e armi in casa, 36enne in manette

Michele Turco

BRINDISI – Cocaina, marijuana e due pistole sono state rinvenute dagli agenti della squadra Mobile nell’abitazione di un 36enne di Brindisi: per questo è finito in manette Michele Turco, già noto alle forze dell’ordine e già detenuto agli arresti domiciliari per scontare un residuo di pena per reati simili a quelli attribuitigli con l’arresto di ieri. Il pm di turno presso la procura di Brindisi ha ritenuto necessario il trasferimento in carcere.

L’attività è stata eseguita ieri (1 settembre) dagli agenti della Mobile, sezione Antidroga coadiuvati dai colleghi dell’unità Anticorruzione. I poliziotti ancora una volta si sono diretti nel quartiere Sant’Elia. Qui hanno individuato e sottoposto a perquisizione domiciliare Michele Turco.

Nel domicilio del 36enne, gli agenti hanno rinvenuto dei ritagli circolari di buste di cellophane tipici delle confezioni contenenti le dosi di droga in gergo chiamati ‘pupieddi’, guanti in lattice, forbicine e nastro adesivo.

Estendendo la perquisizione alle pertinenze condominiali, oltre al necessaire per la preparazione delle dosi, il personale della Mobile riusciva a rinvenire due tipi differenti di sostanza che, poi, al narco-test, risultavano essere cocaina e marijuana: in un borsone da viaggio, sotto due sedie in legno nel terrazzo, vicino ad un attrezzo per il barbecue, sono stati reperiti 2 involucri di cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana; il peso complessivo era di 4,437chilogrammi.

In una grande borsa in tela del tipo da spesa che si trovava su pianerottolo, e in particolare sopra un tavolo di plastica, tra gli oggetti di Natale (ninnoli di natale e decorazioni per le feste), venivano rinvenuti, all’interno di una scatola di cartone, 4 confezioni di cellophane con all’interno cocaina del peso complessivo di 237,3grammi, nella scatola era presente anche un bilancino elettronico di precisione; inoltre, una bilancia, anch’essa elettronica, probabilmente impiegata – secondo gli investigatori – per pesare le più grandi confezioni di marijuana, era dentro la borsa in tela di cui si è detto, riposta tra le decorazioni per le feste.

Sempre sul pianerottolo, su uno stendino, accanto alla borsa dove era stata trovata la cocaina, gli agenti hanno anche rinvenuto uno zainetto con all’interno una borsa da donna in similpelle colma di riso, un accorgimento – secondo la polizia – in genere impiegato per mantenere asciutta la droga.

Ma, gli investigatori dell’Antidroga e dell’Anticorruzione, frugato con attenzione all’interno della grande borsa in tela plastificata per la spesa, sono riusciti ad individuare anche un sacchetto di cellophane aperto dove al suo interno c’erano ben 13 cartucce: 9 di calibro 380 e 4 di calibro 7,65.

A questo punto, la perquisizione si è fatta ancor più accurata per la possibile presenza di armi che, effettivamente, sono state trovate dagli investigatori i quali, in una busta di carta lucida della spesa, hanno avuto modo di reperire, avvolte in panni, due pistole semiautomatiche: una il cui caricatore conteneva 5 cartucce calibro 7,65 e l’altra 6 cartucce calibro 380.

Armi in relazione alle quali solo eventuali accertamenti tecnici di polizia Scientifica potranno stabilire se possono essere state utilizzate in qualche azione delittuosa.

Il materiale, le armi e la droga sono stati sottoposto a sequestro.

Tali attività di contrasto rientrano tra le principali priorità del Ministero dell’Interno e sono oggetto di continue sensibilizzazioni da parte del capo della polizia alle proprie articolazioni territoriali per l’implementazione di mirati e specifici servizi per prevenire e reprimere condotte illecite in tema di stupefacenti.

Proprio per arginare lo specifico fenomeno, nel territorio brindisino, come anticipato, sono numerose le iniziative di contrasto attuate secondo le direttive impartite in merito dal questore Maurizio Masciopinto.

Non a caso, la squadra Mobile, dall’inizio dell’anno, ha attuato una mirata strategia repressiva culminata in frequenti azioni dinamiche di controllo del territorio con apposita finalità di prevenire il contatto dei giovani con gli insidiosi ‘veleni’ che hanno ormai da tempo invaso il territorio.

Tale articolata e stringente attività dinamica ha permesso, dall’inizio dell’anno e fino ad ora, di arrestare in flagrante o di denunciare un numero oltremodo elevato di presunti spacciatori di droga.

Mar.De.Mi.

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