OSTUNI- Picchiava e minacciava la moglie davanti ai figli, una violenza perpetrata per anni. Ora A.P., 43 anni di Ostuni, non potrà vivere più nella casa familiare e non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie ad una distanza inferiore ai 300 metri ne tanto meno avere contatti con la donna.
In pratica la fine di un incubo per una 34enne che dal 1992, ancor prima di sposarsi, subiva violenze e minacce da colui che sarebbe diventato suo marito. Gli episodi di violenza sono stati accertati attraverso numerosi referti medici a carico della donna. La vittima, infatti, puntualmente a seguito delle litigate con il marito finiva in ospedale dove i dottori del pronto soccorso riscontravano segni evidenti delle percosse. Alla base delle violenze motivi di natura futile, scenate di gelosia alle quale spesso assistevano i figli della coppia, che oggi hanno rispettivamente 11 e 18 anni.
In una circostanza il figlio maggiorenne per difendere la madre dalle percosse è stato anche colpito al volto da un pugno, anche questo episodio è stato messo agli atti dagli investigatori.
Negli ultimi tempi la famigliola era talmente spaventata dagli atteggiamenti violenti dell’uomo, sempre più spesso in preda ai fumi dell’alcool, che durante i festeggiamenti della Madonna del Carmine con uno escamotage era riuscita a fuggire da casa.
Mamma e figli per giorni sono riusciti a nascondersi a casa di una parente, sino a quando gli agenti del commissariato di Ostuni hanno consegnato all’uomo il provvedimento restrittivo disposto dal gip Paola Liaci su richiesta dello stesso procuratore del tribunale di Brindisi, Marco Dinapoli. Tutto questo in attesa del giusto processo. L’uomo rischia una pena di 6 anni.
Lucia Pezzuto
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