INTERVENTO/ In questi ultimi anni, anche quando eravamo maggioranza al Comune di Brindisi, come Partito Democratico abbiamo scelto di avere un approccio pragmatico, senza pregiudizio, riguardo agli investimenti in grado di alimentare lo sviluppo della città, del suo porto e di riflesso di tutto il territorio provinciale.
Così è stato anche per il progetto proposto da Edison Spa, oggi “Deposito GNL Brindisi S.r.l.”, che abbiamo sempre giudicato coerente con il processo di transizione ecologica ma del tutto inidoneo in relazione alla localizzazione prescelta.
Abbiamo sempre evitato di fomentare scontri e polemiche strumentali, privilegiando il confronto costruttivo su atti e progetti, nella convinzione che la sintesi di visioni e competenze possa e debba rappresentare un fattore di crescita sociale, civile ed economica.
Proprio per il realismo, la concretezza e la schiettezza ai quali abbiamo scelto di informare la nostra azione politica, pur apprezzando il tentativo di aprire un dialogo con l’azienda, riteniamo che per alcuni aspetti progettuali e procedurali ci sia un racconto fuorviante, se non addirittura poco corrispondente al vero.
Nelle relazioni ufficiali depositate e consultabili a corredo del progetto, ad esempio, il raccordo ferroviario viene considerato tutt’altro che operativo.
Infatti, proprio nel rapporto preliminare di sicurezza per la fase di nulla osta di fattibilità (NOF) redatto nello scorso mese di luglio, si legge che “l’area di impianto è attraversata da binari ferroviari destinati al trasporto merci dal porto e al momento non sono ancora utilizzate, né alimentate elettricamente”. “Ad oggi” (sottolineamo ad oggi) non sono previsti carichi di merci pericolose”.
Dalla lettura dell’atto si evince, inoltre, che proprio la circostanza che la rete ferroviaria sia stata dichiarata “essere non in uso”, abbia condotto il CTR a fissare la prescrizione che “in caso di ripristino della funzionalità della stessa, dovranno essere attivate le procedure di cui all’art. 18, comma 1, lettera b) del D.Lvo 105/2015”.
In parole povere, significa che se il raccordo ferroviario fosse considerato operativo anche ai soli fini del nof, il rapporto preliminare di luglio 2023 avrebbe dovuto contenere un aggiornamento delle procedure di sicurezza e così non sembra essere.
Destituita da fondamento sembra essere, inoltre, la circostanza che le modifiche al progetto sono da leggere alla luce della nuova normativa in materia di impianti di gestione di biogas.
Infatti, basta leggere con attenzione la deliberazione regionale 859/2022 per comprendere che “l’allacciamento bidirezionale alla esistente rete nazionale di trasporto del gas”, lungi dall’essere motivato da ragioni di sicurezza nel trattamento di biogas, inerisce “l’attuale contingente situazione di grave crisi energetica internazionale”. Tant’è che la stessa Edison, con nota del 8 aprile 2022, informa che “solo attraverso un collegamento alla rete”… “la ricezione e liquefazione di biometano e l’immissione del BOG (boil-off gas)” potrebbero garantire “la necessità di aumentare le scorte di gas nel Paese”.
Sorprende, infine, leggere che Edison stia valutando ulteriori variazioni al progetto con l’impianto che tornerebbe ad essere un mero deposito.
Se tale affermazione, da un lato, sembra avallare l’opinione diffusa che le modifiche sostanziali apportate all’impianto abbiano considerevolmente mutato quella natura di “mero deposito” sulla quale si sono espressi gli enti ed è stato consumato il procedimento autorizzativo, dall’altro lato appare essere una dichiarazione del tutto avulsa dai dati oggettivi presenti nel Rapporto Preliminare di Sicurezza per la fase di nulla osta di fattibilità (NOF) depositato nel luglio 2023.
Il Partito Democratico di Brindisi ritiene che sia necessario un sollecito confronto finalizzato ad esaminare problematiche che oggi appaiono di difficile soluzione come, ad esempio, l’adeguatezza delle misure di sicurezza (anche e soprattutto in riferimento al raccordo ferroviario), la compatibilità con i progetti di Enel ed Enel Logistics e le sostanziali modifiche apportate al progetto per consentire l’allacciamento alla rete nazionale.
Pertanto anche alla luce della significativa partecipazione alla manifestazione del 24 agosto, si sollecitano tutte le parti interessate ad immediata chiarezza per poter mettere nelle condizioni il Consiglio Comunale, quando si riunirà in seduta monotematica, di avere un quadro chiaro del progetto e poter esprimere in maniera consapevole una posizione definitiva.
Partito Democratico Brindisi
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