BRINDISI – “Per troppo tempo la nostra città ha condizionato il proprio destino a scelte fatte fuori da questo territorio e senza tenere conto delle aspettative e delle reali esigenze dei brindisini. Con la strategia energetica nazionale dei governi del Partito Democratico, in cui si punta ad una piena decarbonizzazione, un nuovo modello di sviluppo per il nostro territorio è possibile. L’eventualità che, ancora una volta, Brindisi e il proprio porto rischino di vincolare il proprio destino al carbone è preoccupante”. Questa la posizione espressa dal partito democratico di Brindisi dopo la richiesta giunta all’Autorità portuale di far sbarcare il carbone e il materiale ferroroso destinato allo stabilimento ex Ilva.
“È inaccettabile che la movimentazione di diverse tonnellate di “carbon coke” destinate allo stabilimento Arcelor Mittal (ex Ilva) di Taranto avvenga a pochi metri dal punto di sbarco di tanti crocieristi – aggiunge il Pd- che settimanalmente arrivano in città. Infatti dal 2005, grazie ad una ordinanza della Capitaneria di Porto e il conseguente provvedimento della ex Autorità Portuale, veniva individuata la banchina dedicata alla movimentazione del carbone ed indicate compiutamente le modalità di trasporto del fossile escludendo, quindi, che tali operazioni potessero effettuarsi a Costa Morena così come richiesto in questa occasione. Per questo non permetteremo mai che si torni indietro di venti anni in tempi in cui la salute e l’ambiente in questa città venivano sacrificati all’altare del profitto e della speculazione. Il futuro di Brindisi, con questa amministrazione e con il Partito Democratico, si svilupperà con un’idea diversa e nuova, improntata su uno sviluppo sostenibile che tenga conto della salute dei cittadini e della tutela del lavoro e dei lavoratori. Auspichiamo perciò che coloro i quali saranno deputati a tale decisione tengano conto della forte contrarietà del territorio a questo progetto”.
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