CAROVIGNO- Sostengono Mele e non vogliono rinunciare al simbolo del Pd, ma se proprio per Emiliano il simbolo dei democratici è incompatibile con la candidatura del sindaco uscente, allora sono pronti a mettere in campo un nuovo progetto politico. Questa la risposta della segreteria cittadina del Pd di Carovigno a quella regionale, che si era opposta all’utilizzo del simbolo del Pd a sostegno della candidatura di Mimmo Mele. Lo hanno detto a chiare lettere questa mattina in una conferenza stampa la segretaria cittadina Marzia Bagnulo, Corrado Tarantino e il presidente Provinciale del PD Rosetta Fusco. Parole dure contro il consigliere regionale Pino Romano che aveva chiesto il commissariamento del partito in questo comune. “Il PD di Carovigno- affermano i dirigenti- respinge al mittente le accuse rivolte da Pino Romano. Nessun tesserato, dirigente o simpatizzante del PD di Carovigno ha bisogno di lezioni di etica o di morale da parte di nessuno. Il circolo di Carovigno è un circolo attivo sul territorio 365 giorni all’anno, i cui dirigenti le iscritte e gli iscritti sono tutte persone perbene, che si finanzia esclusivamente attraverso l’organizzazione delle Feste del L’unità e il contributo dei propri iscritti. Non c’è alcun esponente del PD di Carovigno prescritto, indagato o rinviato a giudizio. Mai nessuno è stato coinvolto in alcuna situazione poco limpida! Il PD di Carovigno è uno di quelle sezioni di cui il Segretario Regionale e il PD possono andare fieri. Per questo noi saremo al fianco di Michele Emiliano nella battaglia per l’etica e la moralizzazione della politica, segnalando allo stesso situazioni poco chiare che possono infangare il nome del PD, a partire dalla costruzione delle liste per le prossime elezioni regionali così come pure per le elezioni amministrative.”
Il PD di Carovigno difende l’amministrazione Mele dell’ultimo anno, della quale ha fatto pienamente parte, e grazie al sostegno dei democratici che il sindaco ha superato la sua prima crisi politica. “Rivendichiamo con fermezza e orgoglio il lavoro svolto in un anno di amministrazione per la comunità carovignese- si legge nella nota diffusa dal Pd di Carovigno- comunità stuprata e violentata da anni ed anni di disastri amministrativi della destra. Ci auguriamo pertanto che l’attenzione mediatica riservata alla nostra comunità, prosegua anche in futuro, segnalando le gravi azioni amministrative che si sono perpetrate negli anni ai danni dei cittadini. Il PD di Carovigno non ha mai avuto paura di denunciare e contrastare tali pratiche, ora ci auguriamo che giungano le giuste e adeguate risposte. La scelta che noi abbiamo fatto, sostenendo la ricandidatura di Mele Sindaco, è la normale continuazione di un rapporto amministrativo nato un anno fa, quando, una volta eletto Sindaco, Mele ci chiese di mettere a disposizione della comunità le nostre risorse per risolvere i tanti problemi del paese. Perché sia chiaro che Mele non lo ha rimesso in pista o legittimato il PD, ma i cittadini di Carovigno che nel 2013 lo hanno scelto quale Sindaco! Aggiungiamo che a febbraio di questo anno Mele si è dimesso da Sindaco (e non è stato sfiduciato) quando si è accorto che una parte della maggioranza non voleva proseguire sul percorso di cambiamento della città, ma voleva semplicemente sostituire che c’era prima.”
Insomma i tre non rinnegano Mele, anzi vanno avanti e si mettono contro i dirigenti regionali. “Deve essere chiaro – concludono- che noi non rinunciamo al nostro simbolo per le prossime elezioni amministrative. Noi siamo degni di rappresentare il PD molto più dei novelli e improvvisati moralizzatori! Se per il nostro segretario regionale la presenza del nostro simbolo è incompatibile con il sostegno alla candidatura di Mele, noi metteremo in campo un nostro progetto politico con quanti ci vorranno stare.”
BrindisiOggi
Giusta osservazione