BRINDISI- L’aria era così tesa che si è arrivati quasi allo scontro fisico, o meglio uno spintone c’è stato. Tensioni tra l’ex segretario cittadino Antonio Elefante e l’assessore all’Urbanistica Lino Luperti. I presenti raccontano, c’erano quasi tutti gli inscritti del Pd all’assemblea convocata ieri sera dal commissario cittadino Alessandra Antonica, di un ex segretario cittadino Antonio Elefante alquanto agitato, qualche parola di troppo, Luperti si alza e lo spinge prima di andare via. Si è rasentato lo scontro fisico. L’apice arriva sulla questione Multiservizi.
“Ho capito una cosa- spiega a BrindisiOggi il commissario cittadino del Pd Alessandra Antonica- che a Brindisi la politica è un fatto di maschi fatta da maschi.” Ma su questa vicenda la commissaria non vuole aggiungere altro dice solo che si è rasentato lo scontro fisico e in questi suoi mesi a Brindisi ha capito che il Pd cittadino: “E’ un assemblaggio di cordate basato su alleanze elettorali volte alla conquista di cariche elettive”. Insomma nel Partito democratico mancherebbe la politica.
La commissaria sembra comunque essere ottimista sull’esito dell’assemblea degli inscritti convocata ieri sera, a parte il momento il poco edificante per un partito politico. “Ho apprezzato gli sforzi di tutti-aggiunge Antonica- sia del capogruppo, ma anche dell’assessore e degli altri componenti. Penso che dopo il dibattito, anche se con punte di nervosismo molto alto, è emersa la volontà di tornare a fare sintesi e collaborare con grande senso di responsabilità. C’è gente nel partito che vuol costruire, c’è infatti grande partecipazione alle commissioni tematiche che abbiamo istituito”.
Il Pd secondo il commissario è pronto a ricostruire e trovare sintesi tra le diverse anime.
Poi arriva la precisazione sull’amministrazione Consales: “Sia chiaro- continua Antonica- il Pd non ha alcun interesse né necessità di mandare a casa Consales. Questa amministrazione l’abbiamo voluta e creata, realizzando un laboratorio. Ma il Pd non deve essere un sodalizio numerico, così come non deve esserlo questa maggioranza.”
E’ per questo motivo che la commissaria con molti degli inscritti chiede al sindaco entro il 31 dicembre una verifica programmatica politica con tutta la coalizione, che vuol dire anche mettere mano alla giunta così’ come aveva chiesto Michele Emiliano, con l’azzeramento dei due assessori democratici Lino Luperti e Tonino Monetti. “Non vogliamo destabilizzare l’amministrazione Consales- dice ancora- ma è necessaria una verifica programmatica politica di tutta la coalizione, che non escluda cambi nell’organigramma. E’ una cosa normale in tutte le altre realtà stabilire un programma di fine legislatura ma a Brindisi tutto diventa difficile. Serve anche al sindaco avere una maggioranza politica e non numerica. E’ tutto ora nelle sue mani. Il Pd metterà tutto il suo impegno. Salvo il sindaco non abbia deciso di poter fare a meno del partito democratico.”
Ed infatti prima di tutto deve essere il Pd ad essere un gruppo politico e non numerico. E questo Antonica lo sa bene. I distinguo sono venuti alla luce anche nel precedente consiglio quando Elefante si è astenuto negli assestamenti di bilancio, un atteggiamento coerente alla sua precedente astensione al bilancio di previsione. Meno in linea però con il gruppo del suo partito che in entrambi casi ha votato invece la fiducia.
Intanto le sorti politiche di Luperti nel Pd sembrano essere appese all’incontro in Regione lunedì prossimo quando presenterà il documento sul Pug. Un modo per dimostrare cosa ha fatto in questi anni. L’assessore ieri in assemblea avrebbe detto di essere pronto ad autosospendersi dal partito lasciando ogni decisione al sindaco poi sul suo ruolo.
Insomma ancora una volta la palla passa in mano a Consales, tanto ora a casa non vuol andare nessuno. Visto l’ultimo risultato regionale in terra di Brindisi, e le tante questioni irrisolte (dai rifiuti alla crisi occupazionale) il rischio per i grandi partiti di perdere le prossime elezioni è dietro l’angolo.
Lucia Portolano
Staccate la spina!
Come sempre accade, una volta piazzato e saldamente incollato, cementificato, avvinghiato il proprio deretano sulle poltrone del potere, i politici non si schiodano più. E pur di tenere la posizione sono pronti a tutto.Ma proprio a tutto. Poi si parla di un “laboratorio”. Laboratorio de che? Che si produce, che si sperimenta, che si studia in questo laboratorio? Cosa è? Una versione brindisina del CERN di Ginevra? Lì si trovano nuove particelle. E qui? Cosa si trova nel “laboratorio” brindisino?
Caro Lucio si sperimenta e come si sperimenta.Attualmente è allo studio un nuovo e più veloce ” uccello padulo ” a testata multipla capace di distruggere in una botta sola i cu cu li di quelli che non la pensano come loro.E ti pare niente.