BRINDISI- “Nessuno di coloro che è intervenuto ha messo in discussione i due assessori del Pd salvo uno degli inscritti. La commissaria Antonica ha partecipato ad una riunione in cui io non ero allora presente se invece torna a parlare di azzeramento della giunta Consales.” Il capogruppo del Pd al consiglio comunale Salvatore Brigante interviene dopo l’assemblea degli inscritti del suo partito. In realtà la commissaria Alessandra Antonica non ha parlato di un vero e proprio azzeramento ma di una verifica politica programmatica in cui si potrebbe rivedere anche l’organigramma. Quindi si potrebbe rimettere mano alla giunta.
Insomma per Brigante Lino Luperti e Tonino Monetti dovrebbero restare al loro posto, ma questa posizione era già nota. E lui dice che di questo parere è la maggior parte di coloro che sono intervenuti durante la riunione.
Il capogruppo rincara la dose nei confronti della commissaria. “Antonica sta sopravvalutando il suo ruolo. Lei è un commissario non un segretario eletto, quindi il suo unico compito è quello di riorganizzare il partito, vigilare sul tesseramento trasparente. Sarà la nuova classe dirigente eletta nel prossimo congresso a decidere sull’amministrazione Consales.”
Brigante consiglia poi la commissaria a riunire i rappresentanti politici che fanno parte della coalizione così da discutere della verifica programmatica e di ipotesi di cambiamenti di organigrammi, che non vuol dire i nomi degli assessori del Pd. Il medico replica poi alla definizione data dalla commissaria sul Pd di Brindisi che lo ha definito : “Un assemblaggio di cordate basate su alleanze elettorali volte alla conquista di cariche elettive”.
“E’ legittimo che nei partiti ci siano ambizioni di singoli- risponde Brigante- a più cariche elettive. Ma sta nella guida definire le linee e creare un processo di avvicendamento nelle cariche. Da anni la città capoluogo non esprime più un parlamentare o un rappresentante alla Regione. Un segretario di partito dovrebbe equilibrare.”
E qui il riferimento al leader del Pd regionale è chiaro.
Poi il capogruppo lancia un monito alla commissaria. “Antonica si deve preoccupare che si svolga un congresso vero con un tesseramento trasparente- conclude- Il Pd a Brindisi deve riacquistare integrità morale. I dirigenti non possono essere eletti da pacchetti di voti pre confenzionati.”
Le parole di Brigante riportano alle immagini dei due ultimi congressi cittadini dei democratici che hanno visto al voto gente che con la politica non ha mai avuto nulla a che fare, che mai si è interessata della partecipazione civica alla vita pubblica. File di famiglie con madri e figli e nonni che votavano il proprio candidato segretario con in tasca una tessera che se fosse stata di Forza Italia per loro non avrebbe fatto differenza. Per non parlare poi di chi prima era amico e compare ed oggi si prende a pesci in faccia, e non solo. Le motivazioni le conoscono solo loro, così come conoscono quante persone hanno raccolto dalla strada per sostenere il proprio candidato segretario. Ed allora nessuno oggi si meravigli se agli occhi di una commissaria che viene da Maglie il Pd brindisino si mostra come un assemblaggio di cordate basate su alleanze elettorali volte alla conquista di cariche elettive.
Lucia Portolano
Brindisini svegliatevi, quello che si presenta ai nostri occhi è solo voglia di potere da parte di queste persone, dovrebbero ritirarsi dalla vita politica e lasciare il posto a chi ha cuore di questa città. PARASSITI