Paura sulla Pittachi, cedono due lastroni di cemento nel sottovia, chiusa la strada

BRINDISI- Cedono due lastroni del sottovia dei Pittachi, chiusa la strada.

Poteva avere conseguenze ben più gravi, ma fortunatamente quando i due lastroni di cemento hanno ceduto ed hanno invaso la carreggiata non transitavano auto.

IMG_1171E’ stato proprio un automobilista questa mattina intorno alle 7.00 a fare la segnalazione al comando di polizia municipale. Due lastroni di contenimento,  posti a protezione delle pareti all’interno del sottovia di collegamento col quartiere Paradiso lungo la frequentatissima strada Pittachi,  hanno ceduto.IMG_1168

Immediatamente la strada è stata chiusa al traffico  ed ancora non si sa per quanto tempo lo sarà; La polizia municipale ha provveduto a segnalare le deviazioni in prossimità del sottovia dove dove la velocità è ridotta a 40 km.h .

IMG_1173Pare che non si siano registrati rallentamenti, due pattuglie dei vigili stazionano  alle intersezioni semaforiche di via Del Lavoro e via P.te Ferroviario .

Ora sono in corso gli interventi  dei tecnici comunali per valutare il ripristino del sottovia. Di sicuro il tratto,  interessato dal cedimento,  resterà chiuso per tutta la giornata di oggi. In alternativa  gli automobilisti potranno percorrere gli svincoli immediatamente vicini che portano su via N. Brandi che su via P.le San Vito .

BrindisiOggi

 

 

1 Commento

  1. Nella repubblica delle banane, e soprattutto nel Meridione, è invalsa l’idea che quando si costruisce un’opera, un manufatto, una infrastruttura, essa può servire, durare per decenni senza alcuna manutenzione, senza alcun controllo.Anzi, se i controlli e le manutenzioni non si fanno apposta, meglio ancora: vuol dire che verranno fuori stati di deterioramento e danno che costringeranno a fare lavori ex-novo di una certa consistenza, con conseguenti gare d’appalto e allegato giro di mazzette, tangenti, corruzioni e chi più ne ha più ne metta.Quanto accaduto ai Pittachi potrebbe far pensare che è come sopra descritto, ma non credo sia così. Siamo solo di fronte ad incuria, strafottenza, incompetenza, disorganizzazione e sciatteria di chi doveva controllare e riparare per tempo, veri mascalzoni e farabutti , chiunque e dovunque essi siano, autentici attentatori alla sicurezza dei trasporti ( reato penalmente perseguibile) e potenziali assassini.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*